Niente da fare, la vittoria può attendere. Nemmeno a Genova la Roma si sblocca. Ancora un pareggio, il terzo in quattro partite, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Ma questo fa più male, perché arriva quando i tre punti sembravano ormai in tasca. E invece, un pallone crossato dalla sinistra al 96' da Vitinha ha visto prima Ndicka 'bucare' l'intervento e poi Hermoso essere in colpevole ritardo su De Winter che da due passi non ha lasciato scampo a Svilar. Finisce così 1-1: i punti dopo quattro gare sono appena tre e soprattutto la Roma alla voce vittorie è ancora ferma a zero. Soltanto quattro volte nella sua storia (le altre tre nel 1974-75, 1984-85 e 2010-11) alla quarta giornata la Roma non aveva mai vinto. Stavolta c'è andata vicinissimo e per quello visto nei primi 50-55 minuti l'avrebbe ampiamente meritato. Dopo una fase di studio, i giallorossi nel primo tempo hanno dominato anche se c'è voluto un gollonzo di Dovbyk, il primo in serie A, per passare in vantaggio. Gollonzo non tanto per la dinamica (tap-in su respinta di Gollini) quanto per la convalida della rete. Cinque minuti, non uno in meno, per decidere in sala Var se la posizione di Mancini fosse influente o meno e comunicarlo all'incerto Giua (era saltato il collegamento audio con il campo).
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Pari, proteste e la Roma non decolla
I punti dopo quattro gare sono appena tre e soprattutto la Roma alla voce vittorie è ancora ferma a zero
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