rassegna stampa

Parcheggi, trasporti, cubature: tutte le “ambiguità” del piano

I problemi maggiori riguardano la mobilità che rischiano di mandare in tilt una zona di Roma già congestionata

Redazione

Le relazioni sullo Stadio della Roma a Tor di Valle parlano di un progetto con tante "ambiguità", come c'è scritto nel parere unico dello Stato, con un piano trasporti inadeguato che rischia di mandare in tilt una zona di Roma già congestionata, con parcheggi insufficienti e una sfilza di rischi ambientali e paesaggistici che i proponenti sembrano non aver calcolato. Senza dimenticare le cubature spropositate rispetto ai limiti del Piano regolatore, nonostante il taglio alle torri dell' Ecomostro voluto dal M5S, come crivono Lorenzo De Cicco e Laura Larcan su Il Messaggero.

I problemi maggiori riguardano la mobilità. Criticità sui trasporti evidenziate anche dal Comune di Roma e dai tecnici dell'ex Provincia: "Nella proposta formulata non è più esplicitata alcuna proposta progettuale sulla Roma-Lido, ma è previsto unicamente un contributo economico». I tecnici hanno anche scoperto che «non risulta alcuno schema di convenzione e/o accordo per regolare i rapporti tra gli enti che consenta di garantire l'effettivo incremento dell'offerta di trasporto pubblico".

La mano del Ministero dei beni culturali sul progetto dello stadio si fa sentire in termini di parere favorevole seppur con prescrizioni. Nel dettaglio: gli assi viari delle antiche vie Ostiense e Laurentina, oltre a monumenti funerari dall'età del Bronzo all'Impero. Poi c'è il rispetto delle norme ambientali, su cui hanno espresso riserve anche gli uffici dell'ex Provincia di Roma.

Ennesima criticità: i parcheggi, ancora insufficienti per tifosi e dipendenti del mega centro commerciale e direzionale che dovrebbe nascere in quest'area in riva al Tevere. La superficie per gli stalli risulta essere "inferiore allo standard previsto" sia dal Piano regolatore che dalle leggi regionali.