Si sa: tutte le strade portano a Roma. Fino a una decina di giorni fa, come spesso gli capita negli ultimi mesi, era a Roma Nasser Al-Khelaïfi, il presidente qatariota del Paris St-Germain. Ufficialmente per gli impegni legati alla sua attività di presidente del circuito di Premier Padel, ma è noto che il Psg è anche alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione. A Roma, infatti, dimora José Mourinho, da tempo un obiettivo del club francese, anche grazie ai buoni uffici del ds portoghese Campos. Pro: José può dare un valore aggiunto nel carisma, nella gestione e nella capacità di giocare le gare a eliminazione diretta in Champions; tra i contro, un gioco poco offensivo e piuttosto controllato. Ma l’ultima idea di Al-Khelaïfi è il ct della Nazionale Roberto Mancini. Che ci siano già stati incontri, o abboccamenti con Mourinho e Mancini, - scrive Andrea Sorrentino su 'Il Messaggero' - potremmo dirvelo, e ovviamente arriverebbero smentite, perché in questa fase della stagione è tutto in divenire.
Il Messaggero
Panchine bollenti: il PSG tra Mourinho e Mancini, Juve o Milan per Conte
Ma le idee Mourinho e Mancini sono di sicuro nel dossier di Al-Khelaïfi. Certo, c’è il piccolo particolare che entrambi i tecnici sono sotto contratto con la Roma e con l’Italia, ma a parte il fatto che entrambi vivono una fase complessa delle loro avventure e stanno anche meditando cambiamenti. Antonio Conte accetterà offerte per forza di cose più basse. Premesso che un suo ritorno sulla panchina dell’Italia può non essere affatto un’ipotesi pergrina, la Juve sarebbe il suo approdo più naturale, ma di recente la posizione di Allegri si è assai rinsaldata. Per Conte allora si aprirebbe la strada del Milan, mentre per molti versi il suo sarebbe il nome perfetto per la Roma del dopo-Mourinho, nel segno di una continuità (tattica e filosofica) che avrebbe un senso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA