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rassegna stampa

Pallotta, servono i fatti dopo le parole

"Mai avuto ripensamenti su Totti, la Roma non vende i suoi giocatori migliori e il fairplay finanziario imposto dalla Uefa non è un problema" dice il presidente della Roma

Redazione

Dopo le parole di Pallotta pronunciate ieri al suo arrivo a Roma, come scrive oggi Massimo Caputi su Il Messaggero. tutti compreso Sabatini possono tirare un sospiro di sollievo. Il presidente giallorosso dice di non aver mai avuto ripensamenti su Totti, la Roma non vende i suoi giocatori migliori e il fairplay finanziario imposto dalla Uefa non è un problema.

Concetti chiari ed inequivocabili.  La mossa del “gatto maculato” non è più necessaria. L’unica variabile, perché indipendente dalla volontà della società, è il futuro con clausola di Pjanic. A un primo impatto, le dichiarazioni di Pallotta sono sembrate in netto contrasto con lo scenario delle ultime settimane. Pensandoci bene, però, tutto potrebbe filare nel migliore dei modi e Pallotta fare un figurone. Ad ore, infatti, sarà annunciato il contratto di Totti, confermato più dalla tifoseria che alla società. Poi c’è la finezza su Pjanic: il presidente ha dichiarato che, al pari di Nainggolan e Ruediger, non lo vuole vendere. Quindi, in caso di partenza, non sarà stata la Roma a mandarlo via. Giusto? E poi: se il fair play non è un problema, perché continuare a parlare, negandole, soprattutto di cessioni?

Il tempo è galantuomo e ci dirà come effettivamente si risolveranno le questioni, dalle cessioni ai rinforzi. Su questo tema la figura e la posizione di Sabatini non sono di poco conto. Pallotta è stato sibillino: con lui parlerà solo di mercato. Vuol dire che il loro rapporto funziona e quindi non c’è nulla da chiarire o discutere? Come al solito, sbagliamo noi ad avere cattivi retropensieri.