La strategia di Pallotta non cambia: prendere tempo, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. Soprattutto ora che dopo aver superato l’ostacolo della due-diligence, il progetto Tor di Valle ha fatto, dal punto di vista formale, un ulteriore passo verso la votazione in aula.
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Pallotta prende tempo e punta sul nuovo stadio
Il progetto Tor di Valle ha fatto, dal punto di vista formale, un ulteriore passo verso la votazione in aula.
Sistemata la questione tecnica, lunedì l’appuntamento per risolvere quella politica (nelle varie commissioni, altri conteggi interni al movimento 5 stelle).
Pallotta attende. Il via libera al nuovo stadio cambierebbe di colpo le carte in tavola e Jim tornerebbe sul piedistallo a gestire la negoziazione per la cessione del club. Il prezzo giusto, a sentire il presidente, è tra i 600 e i 700 milioni.
Friedkin è sempre vigile sulla trattativa. Ma quello che più conta, in ottica Roma, Pallotta avrebbe un motivo in più per convincere i soci a partecipare al completamento dell’aumento di capitale entro il 31 dicembre.
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