James Pallotta, il presidente della Roma, a Milano per partecipare ad una power breakfast con AmCham (l’American Chamber of Commerce in Italia è un’organizzazione privata senza scopo di lucro affiliata alla Chamber of Commerce di Washington D.C., la Confindustria statunitense, alla quale fanno parte oltre tre milioni di imprese) non drammatizza la complicata situazione della squadra giallorossa e, a sorpresa, individua i colpevoli della faccenda: «Abbiamo perso partite? No. E allora qual è il problema? Il problema c'è solo per i media - ha aggiunto il numero uno della Roma -, sono loro a crearlo. I tifosi non mi dicono queste stupidaggini... A vedere un problema sono pochi supporter che forse tifosi non lo sono neanche. La maggior parte delle persone non la pensa così. Ne ho incontrare trenta a Milano e per loro era tutto a posto - ha sottolineato il presidente -. La squadra ci sta provando, è solo un momento. Siamo ancora secondi in classifica».
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Pallotta e il periodo no «Tutta colpa dei media»
"Sono i giornali che dicono che abbiamo dei problemi. I tifosi non mi dicono queste stupidaggini..."
DIO E DIAVOLO - La Roma ad inizio stagione si era posta l'obiettivo dello scudetto, ora invece deve difendere il secondo posto. Ma il presidente Pallotta (che non volerà in Olanda) non è preoccupato e vede ancora in Garcia la guida giusta: «Si, ogni anno l'obiettivo è vincere il titolo. Ma non vedo quale sia il problema. Qualche volta lo puoi vincere qualche volta no. Garcia uomo giusto? Perché no? Pensate che l'anno scorso Rudi, che era per tutti un dio, adesso è diventato un diavolo? Non penso sia così, è solo un periodo e ci sono stati tanti pareggi. Ma torneremo a vincere».
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