"Acque calme, tutto a posto". L’annuncio su Sky, a vittoria incassata. Nessuna voce, basta WhatsApp. Da Boston, Pallotta non infierisce su Di Francesco. Che, però, rimane in bilico, come riporta Ugo Trani su Il Messaggero.
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Pallotta gioca con le parole: “Acque calme, tutto a posto”
Da Boston il presidente non infierisce su Di Francesco, che però rimane in bilico
Il testo è di facciata. Meglio non insistere con lo stillicidio: l’allenatore si gioca il posto in ogni partita. E, per sua ammissione, si sente in discussione dal 31 agosto, dalla sconfitta contro il Milan a San Siro (1° de 7 ko stagionali). Il presidente, come fece dopo la caduta del 23 settembre al Dall’Ara contro il Bologna, potrebbe ripetersi.
L’Olimpico ce l’ha con chi gestisce la Roma. Con il proprietario più che ogni altro e senza comunque risparmiare la dirigenza. Ma anche con il tecnico e con i giocatori. La delusione della piazza è nel comunicato della Sud e in quei numerosi striscioni appesi nella notte della vigilia in cui i tifosi chiedono a Pallotta di lasciare il club.
E nelle presenze allo stadio: i paganti per la prima volta sotto i 10 mila (5.274). Meno di 30 mila spettatori in questo 11° match all’Olimpico (3 di Champions e 8 di campionato), contando i 23.854 abbonati: primato negativo stagionale.
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