rassegna stampa

Pallotta-Friedkin-stadio, due contratti in esclusiva collegati

Tra il 29 e il 31 dicembre sono state firmate due lettere di intenti distinte

Redazione

La costruzione del nuovo stadio a Tor di Valle è il link che unisce, da fine 2019, James Pallotta, Daniel Friedkin, Radovan Vitek e Unicredit, attraverso tavoli separati di trattative e accordi, scrove Rosario Dimito su Il Messaggero.

Tra il 29 e il 31 dicembre sono state firmate due lettere di intenti distinte: la prima fra l'imprenditore italo-americano, attuale azionista con l'83% della società giallorossa (assistito dallo studio Chiomenti) e l'uomo d'affari californiano distributore negli Usa della Toyota (Latham & Watkins) con l'esclusiva sino al 26 gennaio nella trattativa sulla cessione della maggioranza del club. L'altra, fra il re del mattone ceco Radovan Vitek, con un patrimonio di 7 miliardi (assistito da Federico Sutti, managing partner studio Dentons) e Unicredit (avv Giuseppe Lombardi, studio Bep) relativa all'acquisto del 100% di Capital Dev e dei relativi debiti.

Nella lettera di esclusiva sulla As Roma sono definite, subordinatamente all'esito della due diligence in corso, le condizioni economiche dell'affare: 705 milioni di euro, da cui vanno tolti i 275 milioni del bond e aggiunti i costi (50-60 milioni) sostenuti da Pallotta per le strutture di bonifica e gli studi di fattibilità.

Lo stadio rientra quindi nel negoziato principale sulla squadra ed è inevitabile che Friedkin rimborsando gli oneri sostenuti dalla passata gestione, voglia a bocce ferme, acquistare da Vitek i terreni. Per ora non ci sono trattative anche se i legali delle parti avrebbero avuto colloqui preliminari. Sia Vitek che Friedkin attendono fine mese per chiudere i rispettivi affari.

La triplice operazione del magnate ceco prevede l'acquisto da Unicredit della proprietà azionaria e dei crediti verso Cap Dev, società immobiliare ex Parnasi, salvata nel 2016 dall'istituto milanese tramite un bond convertito in capitale di 160 milioni: Cpi dovrebbe spendere a stralcio circa 310 milioni. Così come a saldo e stralcio medio del 50% circa dovrebbe accollarsi i 50 milioni ipotecari e i 100 chirografi di Parsitalia sempre verso Unicredit.