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rassegna stampa

Pallotta euforico: «Siamo grandi»

Baldissoni: "Dobbiamo ancora ragionare partita per partita, la Juve non ha intenzione di perdere ed è difficile per noi ma l’unico modo per continuare a sperare"

Redazione

I dirigenti giallorossi sono raggianti. Si conclude con una splendida vittoria la settimana che ha visto l’accordo con il Comune per il nuovo stadio, come sottolinea Ugo Trani su Il Messaggero.

«Grande Roma» fa sapere il presidente. «Da più di vent’anni non vinceva entrambe le gare di campionato con l’Inter». Vero: dalla stagione 1994-1995.

La Roma, come fanno sapere i protagonisti, si sente ancora in corsa per lo scudetto. Baldissoni: «Dobbiamo ancora ragionare partita per partita, la Juve non ha intenzione di perdere ed è difficile per noi ma l’unico modo per continuare a sperare. Il ko del Napoli consolida il secondo posto». Meglio non pensare, dunque, ai 7 punti di distanza dalla Juve: «Uso, però una battuta di un tifoso: “manca davvero poco”. Non so a cosa si riferisse ma inquadra bene la questione. La squadra aveva problemi a mantenere la propria convinzione, ora c’è stato uno scatto in avanti per tenerci sugli obiettivi fino alla fine. Quando si riesce ad essere competitivi fino alla fine, si riesce a vincere».

«Vogliamo provarci» sorride Fazio. «Mancano ancora dodici partite: il torneo non è chiuso» avverte Perotti. «Saranno mesi importanti, perché siamo in corsa su tre fronti. Ora c’è la Lazio e vogliamo la Coppa Italia, subito dopo gli ottavi di l’Europa League. La Juve è ancora lontana: se continuiamo a giocare così... Noi, insomma, ci crediamo. Per ora abbiamo staccato di altri tre punti il Napoli».

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Baldissoni, intanto, evita di forzare la mano a Spalletti, ancora indeciso sulla firma del nuovo contratto: «Non penso che parlarne ogni settimana ci faccia fare progressi, poi lui non gradisce… Ha fissato un obiettivo di squadra. La mancanza di vittorie comporta un’ansia e l’allenatore ritiene doveroso per tutti meritarsi la Roma. C’è un obbligo a restare competitivi, senza pensare ai contratti. C’è tempo per fare queste scelte».