rassegna stampa

Otto mancini in campo ma nulla di sinistro

Buone prove di Gerson, Seck e del rientrante Vermaelen, ancora una volta in difficoltà Iturbe. Un'ora di gioco per Strootman, aspettando l'esito del ricorso d'urgenza di quest'oggi

Redazione

Fa strano, conoscendo la Roma, che con sette giocatori mancini titolari (otto alla fine con Marchizza) non sia accaduto qualcosa di sinistro. Il gruppo di Luciano Spalletti è specialista nel complicarsi la vita, ma fare una figuraccia contro la modestissima Astra Giurgiu sarebbe stato davvero il massimo. Un allenamento, nulla di più. Ritmi molto bassi ed ecco allora far capolino il palleggio raffinato di Gerson. Se il brasiliano, scrive Ferretti su IlMessaggero, era tra gli osservati speciali, questa volta ha superato il test senza grossi affanni. Ripensando al passato, una prova di maggior spessore. Altro mancino sotto i riflettori, era il rientrante Vermaelen che hadimostratodi essere a posto da un punto di vista fisico.

Buone sensazioni ha lasciato trapelare il giovane Seck, lì sulla fascia sinistra. Chi per l’ennesima volta non ne ha azzeccata una è stato Iturbe, che ha fallito l’occasione per tentare di far venir voglia a Spalletti di piazzarlo al posto di Salah. Nel calcio è praticamente impossibile sbagliare tutto, eppure Iturbe ancora una volta c’è riuscito. Finalino sul mancino Strootman: tutto si può dire, tranne che l’olandese a Bucarest abbia simulato una buona prestazione.