Alla fine, come lo scorso anno, tisalva Alisson. Ops no, Olsen. Alisson non c’è. Ma perché proprio Olsen, ci si chiedeva, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, e non un altro? Chissà, forse perché costava meno di Areola, meno di Alisson (questo sicuro, ci mancherebbe).Perché conveniva, perché lo ha scelto Savorani, perché...
rassegna stampa
Olsen, la parata una Sliding Door che cambia il destino
Il portiere svedese salva in extremis su Giaccherini
Olsen non esce, Olsen non para,Olsen è un citofono, Olsen è forte tra i pali, anzi no nemmeno, non è forte mai, non è reattivo. Poi. Ma è un nazionale, quindi proprio scarso non deve essere. Vediamolo, aspettiamo.
Appunto. Aspettiamo.Via al campionato, fortunato di sicuro, basti ricordare la palla papera di Torino finita in angolo, quella a Milano (uscita non uscita) su Higuain e gol successivamente annullato dal Var. Male con l’Atalanta, questo sì. Il pensiero di non avere un gran portiere esiste e forse è anche così, ma sostenere che non sappia difendere la propria porta, è sbagliato, comunque un po’ incauto.
La Roma è stata salvata da Olsen, non da Alisson. Lo svedese fa una grande parata che salva capra e cavoli (e per poco non leva dall’incrocio anche il tiro di Birsa, quello del 2-1), salva parecchie sedioline che cominciano a scricchiolare. Tiro di Giaccherini, volo di Robin e palla in angolo.Uuuu. Ma l’angolo nemmeno si batte perché Mazzoleni fischia la fine della pietosa esibizione tra la Roma e il Chievo.
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