rassegna stampa

Olimpico ore 12,30, la sagra dell’ex

(Il Messaggero – S.Carina) – A volte ritornano. Altre invece non lo fanno e ci rimangono male. Spesso vengono rimpianti anche se alcuni sono quasi detestati.

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(Il Messaggero - S.Carina)- A volte ritornano. Altre invece non lo fanno e ci rimangono male. Spesso vengono rimpianti anche se alcuni sono quasi detestati. In una parola, o meglio in un monosillabo – ex - è racchiusa Roma-Fiorentina. Oggi saranno in tanti a sfilare all’Olimpico, da una parte e dell’altra. Un mix di rancori e amori, di passioni mai sopite e di rivincite sperate. Il più atteso è certamente Montella, arrivato nella capitale nel '99 per 40 miliardi di lire: 103 gol in 251 partite. La Roma lo ha poi inventato come allenatore, lo ha scaricato, lo ha corteggiato nuovamente per scaricalo di nuovo nell’estate del 2012. Al suo fianco, in panchina, ci saranno il vice Russo (giovanili giallorosse), il preparatore atletico Marra, anche lui made in Roma, e il dottor Pengue: tutti ex. Qualche posto più in là Lupatelli, portiere al quale Capello concesse qualche apparizione nell’annata magica del 2000-01. In campo, invece, Aquilani, uno dei figli rapiti alla passione popolare, quello che con De Rossi doveva raccogliere l'eredità di Totti. Tra alti e bassi (infortuni), Alberto nel 2009 fu sacrificato in nome del bilancio (20 milioni dal Liverpool). Pizarro, invece, quando si è reso conto che non rientrava nei piani della società (e di Zeman) ha fatto le valigie da solo.

IL DS DELLO SCUDETTO

Calciatore sublime in campo, ha visto il rapporto con la tifoseria incrinarsi ai tempi del secondo anno di Ranieri, dopo che qualche mese prima aveva rischiato di vincere il campionato. Scudetto che nel 2001 vinse Pradè, l'uomo dell'Aventino, che sfiorò altre volte (6 secondi posti), vincendo 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe. Troppo spesso ingiustamente sottovalutato, prima di salutare aveva bloccato Cuadrado e Lugano: acquisiti che la nuova dirigenza preferì non definire. Vicino a lui, in tribuna, siederà Desideri, 136 presenze e 24 gol con la Roma, divenuto collaboratore di Pradè. Qualche fila sopra, in Tribuna Stampa, ci sarà invece la preziosa ed efficiente Elena Turra, da quest’anno la responsabile della comunicazione della Fiorentina. Meno fitta, invece, la colonia romanista. Se negli scorsi anni, dal Bomber Pruzzo a De Sisti, passando per Ciccio Graziani, Superchi, Maldera, Vierchowod, Cristiano Zanetti, Batistuta e Osvaldo, la lista dei big che avevano indossato entrambe le maglie era di quelle da stropicciarsi gli occhi, con l’addio dell’italo-argentino (trasferitosi al Southampton) sono rimasti Balzaretti e Lobont, oltre a Ljajic. Uno non giocherà perché infortunato, l’altro rimarrà in panchina.