(Il Messaggero - M. Ferretti) - Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha squalificato per una gara la Curva Sud della Roma, più multa di 50 mila euro, per il «comportamento di discriminazione per motivi di razza» tenuto dai suoi tifosi lunedì sera a San Siro e, di conseguenza, ha disposto la revoca della sanzione comminata alla società giallorossa (chiusura di entrambe le curve) per Roma-Napoli.
rassegna stampa
Olimpico, doppio stop ma la Roma si ribella
(Il Messaggero – M. Ferretti) – Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha squalificato per una gara la Curva Sud della Roma, più multa di 50 mila euro, per il «comportamento di discriminazione per motivi di razza» tenuto dai suoi...
Questo, a giudizio della Lega, vuol dire che la Roma dovrà giocare con la Sud chiusa domenica prossima contro il Catania e con entrambe le curve chiuse in occasione di Roma-Genoa del 12 gennaio. Il club di Trigoria, però, non ci sta (e non ci stanno neppure i tifosi): contesta sia la decisione di Tosel che la disposizione della Lega in merito a Roma-Catania e annuncia che, una volta valutati gli atti, presenterà ricorso d’urgenza alla Corte Federale chiedendo l’annullamento della sentenza di ieri (e, quindi, la revoca della sospensione per Roma-Napoli)
BATTAGLIA SULL’ART.22
La Roma contesta gran parte di quanto scritto da Tosel per motivare la squalifica, a cominciare dalla fattura di alcuni cori attribuiti ai sostenitori giallorossi (video su www.ilmessaggero.it) e dalla loro riconoscibilità come coloro che “solitamente assistono alle partite casalinghe nel settore dell’Olimpico denominato curva sud”), sostenendo che sia gli arbitri che i collaboratori del giudice avevano, a fine gara, assicurato di non aver udito in maniera diffusa cori razzisti contro Mario Balotelli, che l’annuncio dello speaker dello stadio non era stato voluto dall’arbitro o dagli uomini della Lega ma dai rappresentanti della Digos di Milano (autori, secondo la Roma, della segnalazione di cori razzisti) e che nella motivazione si fa riferimento a “collaboratori in campo” non ben precisati. Oggi, come detto, la Roma dovrebbe presentare ricorso d’urgenza alla Corte Federale per chiedere l’annullamento della sentenza perché, a suo giudizio, non ci sono stati cori di stampo razzista e, in caso di conferma della sanzione, di scontare la prima pena in occasione di Roma-Genoa e non di Roma-Catania sulla base dell’art.22 del Codice di Giustizia (decorrenza della sanzione dalla seconda giornata).
A tal proposito, fonti della Lega hanno già spiegato alla Roma che l’art.22 vale per la squalifica del campo e non per la chiusura delle curve. Come accaduto, ad esempio, recentemente in occasione di Roma-Verona invece che di Roma-Lazio. È certo che, al di là di tutto, la Roma non riempirà le curve vuote con piccoli tifosi, come fatto dalla Juve, perché lo fa normalmente con l’iniziativa del Settore Famiglia.
Il giudice ha chiuso per due turni anche la curva dell’Inter (niente Nord domenica al derby e col Chievo) e quella del Latina ma con la condizionale.
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