L'attacco della Roma è il primo imputato per le difficoltà vissute nell'ultima stagione. Ad eccezione di Paulo Dybala, nessuno è riuscito a incidere con decisione, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero. Da Tammy Abraham ad Andrea Belotti fino a Ola Solbakken arrivando a Stephan El Shaarawy sono mancate almeno 15/20 reti che avrebbe potuto dare un altro sapore all'anno giallorosso. Un reparto che ha chiuso al nono posto con 50 gol e sotto a Fiorentina e Bologna. Nella prossima stagione qualcosa dovrà cambiare, a partire dalla resa del Gallo che per la prima volta in carriera non è riuscito a fare un gol in Serie A: si è fermato a 106 reti. È da poco scattato il rinnovo per due anni e i propositi sono chiari: arrivare almeno a doppia cifra. Ma come? Il primo passo è curare la finalizzazione. Belotti ha segnato tre reti in Europa League e una in Coppa Italia in un totale di 15 presenze e partendo titolare 10 volte su 17, dunque, il 58% delle partite. In campionato, invece, è partito dal primo minuto 11 volte su 38 (il 28%), questo potrebbe significare che giocando con continuità il tasso realizzativo potrebbe (dovrà) alzarsi. Un'ipotesi al vaglio a Trigoria e che può condizionare il mercato dei prossimi due mesi, considerando che Abraham resterà fuori fino a febbraio 2024. L'altra possibilità è giocare con due punte, ma è ancora un'incognita chi sarà il centravanti che Tiago Pinto porterà a Trigoria al posto di Tammy. Per ora c'è solo il Gallo nella lista delle punte centrali.
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Il Messaggero
Obiettivo Belotti: da 0 a 10
È da poco scattato il rinnovo per due anni e i propositi sono chiari: arrivare almeno a doppia cifra
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