Dallo shock a caldo, alle possibili conseguenze sull'indagine che ha coinvolto i vertici della Juventus: ora cosa rischia il club bianconero? Come riporta Alberto Mauro su Il Messaggero Intanto bisogna distinguere i due binari delle indagini, perché come sempre giustizia ordinaria e sportiva viaggiano in parallelo ma su due tracce ben distinte. Nel primo caso in riferimento al reato di falso in bilancio (false comunicazioni di società quotate in borsa e false fatturazioni) - disciplinato dagli articoli 2621 e 2622 del CodiceCivile e del decreto legislativo 74/2000 - le eventuali pene saranno commisurate alla gravità delle violazioni, una volta accertate. Mentre è decisamente più complesso l'altro filone, ossia il caso plusvalenze. Nel Codice di giustizia sportiva Figc la questione è regolata dall'articolo 31: nel comma 1 si prefigurano multe o una diffida in caso di "informazioni mendaci, reticenti o parziali" o "comportamenti diretti a eludere la normativa federale in materia gestionale ed economica", mentre nel comma 2 responsabilità e sanzioni aumentano. "Chi tenta di ottenere l'iscrizione a una competizione cui non avrebbe potuto essere ammessa" può essere punito con una penalizzazione in classifica, fino all'esclusione dal campionato, in casi estremi. Al momento non è questa la situazione della Juventus, ed è difficile che si ricorra a sanzioni relative al comma 2, anche se le indagini sono ancora alle fasi iniziali. In più ci sono alcuni precedenti con diversi punti di contatto. Nel 2018 il Chievo fu penalizzato con 3 punti in classifica dalla Corte d'Appello federale per reiterata violazione ed elusione delle norme di prudenza e correttezza contabile, a fronte di una richiesta ben più pesante di 15 punti, da parte della procura federale. E nel 2008 Milan e Inter, indagate per i bilanci del 2004, assolte entrambe. I fari sulle plusvalenze fittizie della Juventus, e non solo, sono stati accesi un anno e mezzo fa dalla Covisoc, un mese fa la verifica ispettiva della Consob e l'apertura di un fascicolo da parte della Procura della Federcalcio per 62 operazioni sospette, 42 delle quali coinvolgono direttamente la Juventus. Dall'ipervalutazione dello scambio Arthur-Pjanic, a quello Cancelo-Danilo, fino alle operazioni minori con cifre a specchio in Under 23. Oltre a quella di Torino, infatti, potrebbe scendere in campo la procura di Napoli per Osimhen, valutato 70 milioni di euro con 4 giocatori inseriti nell'affare con il Lille: il portiere Karnezis e i tre Primavera Manzi, Palmieri e Liguori, quotati una ventina di milioni. Peccato che uno non abbia mai giocato e gli altri siano tornati in Italia, a vivacchiare tra C e D.
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Oltre a quella di Torino, potrebbe scendere in campo la procura del capoluogo campano per Osimhen
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