rassegna stampa

Nessun dualismo, Justin e Nicolò sono una coppia d’oro per il tecnico

LaPresse

Kluivert ha giocato titolare per l'ennesima volta, Zaniolo è stato devastante quando è entrato

Redazione

Avere in squadra due ragazzetti del 99 come Kluivert e Zaniolo non potrà mai rappresentare un problema per la Roma; se mai, è una grossa risorsa a disposizione di Paulo Fonseca, scrive Mimmo Ferretti su "Il Messaggero". Con due tipetti così in rosa, e l'alto numero di partite da giocare, l'abbondanza non potrà mai rivelarsi un fattore negativo. A Lecce, ad esempio, Nicolò è entrato esattamente come doveva entrare: carico, tosto, propositivo, brillante. Chi si aspettava che confezionasse una prestazione polemica per l'iniziale panchina deve semplicemente ripassare un'altra volta. E poi se Paulo Fonseca fa giocare praticamente sempre da titolare Kluivert un motivo valido assai deve averlo. Il motivo c'è. Esiste. Justin è uno che tre volte su cinque salta di netto l'avversario in virtù di uno scatto letale.

Zaniolo è una forza della natura con i piedi buoni. Sono pochi, nel nostro campionato, i calciatori che sanno lasciare sul posto l'avversario e che, in progressione, fanno quello che vogliono. A Lecce, sia a destra che a sinistra, è stato imprendibile, immarcabile: se ha spazio per potersi lanciare, Nicolò diventa micidiale. E siccome ha venti anni anche lui deve perfezionare la tecnica e la serenità a due passi dal portiere avversario. Chi pensa che, quasi allo scadere dopo una cavalcata infinita, Zaniolo non abbia volutamente passato il pallone a Kluivert, solo soletto con la porta spalancata davanti, probabilmente è lo stesso che ritiene che avere in rosa due come Justin e Nicolò sia un problema. Avercene di questi problemi, però...