rassegna stampa

Nel segno di Destro

(Il Messaggero – L. Danza) Nel segno di Destro. Il centravanti continua a segnare, convincere e piacere.

Redazione

(Il Messaggero - L. Danza) Nel segno di Destro. Il centravanti continua a segnare, convincere e piacere. Doppietta all’esordio, convocazione in nazionale azzurra per l’amichevole di Ferragosto contro l’Inghilterra e tripletta ieri contro i modesti austriaci del Liezen, squadra appartenente alla terza categoria austriaca (doppietta di Osvaldo e perla di Lopez le altre reti). È un momento a dir poco felice per l’acquisto più oneroso di questa sessione giallorossa di mercato: «Speriamo di continuare così – ha detto a fine gara - Come sto? Devo ancora mettermi alla pari del gruppo, quindi a volte quando loro fanno determinati lavori, noi ultimi arrivati ci stacchiamo per fare altro. Giustamente è un momento in cui dobbiamo mettercela tutta, dobbiamo sudare per raggiungerli nella condizione fisica».

Sono gol che contano poco quelli estivi ma che servono comunque al morale. Anche in vista dell’imminente impegno in azzurro: «Ci sono io e mancano invece Borini e Osvaldo? Fabio è un grande amico e Daniel sto imparando a conoscerlo. È certamente un ottimo calciatore – replica imbarazzato - È una grande soddisfazione esser tornati tra i convocati, mi godo il momento. Cinque reti in due partite? Sono gol che lasciano il tempo che trovano, l’importante è che arrivino quando ci sarà qualcosa in palio». Sulla condizione della squadra e sulla collocazione in campo: «Abbiamo provato a fare certe cose, forse anche troppo. Sono partito da sinistra, scambiandomi la posizione con Osvaldo. Sono contento di come stanno andando le cose».

Ieri, con Totti assente, ha infatti giocato partendo nel tridente da sinistra. Dietro di lui aveva Pjanic che non ha potuto far altro che notare qualche differenza: «Francesco vuole più la palla sui piedi, Mattia invece cerca maggiormente la profondità». Il bosniaco non si sbottona invece sull’esperimento tattico effettuato da Zeman nel primo tempo con Tachtsidis centrale e De Rossi interno (invertiti poi nella ripresa): «Per noi cambia poco, anche perché sia Daniele che Tachtsidis sanno quello che devono fare e come far muovere la squadra».

Anche ieri – nonostante gli avversari fossero poco più che dilettanti - Pjanic è stato tra i migliori: «È stata una gara più difficile rispetto a quella di 5 giorni fa, abbiamo voluto giocare semplice, anche se c’è stato meno movimento rispetto alle scorse uscite. L’importante è fare gol, vincere, nonostante l’avversario non fosse di altissimo livello. Mi sento bene, il campionato si avvicina e la squadra è pronta. Ora ci fermiamo per gli impegni delle nazionali e poi ci ritroviamo all’Olimpico il 19 contro l’Aris per farci vedere dai nostri tifosi. Quest’anno vogliamo partire bene».

ROMA: Lobont (76' Proietti Gaffi); Piris, Castan, Burdisso (76' Romagnoli), Taddei; De Rossi, Tachtsidis, Pjanic (63' Marquinho); Lamela (63' Lopez), Destro, Osvaldo. All.: Zeman. Reti: 9' e 19' Destro, 20' rig. Osvaldo, 61' Destro, 67' Lopez, 78' Osvaldo