La Roma deve sfruttare anche il secondo match casalingo di fila per non staccarsi dal gruppo di testa. La zona Champions, a 4 punti, non è poi nemmeno troppo lontana, considerando che le rivali hanno giocato una partita in più, come evidenzia Ugo Trani su Il Messaggero.
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Nel nome del figlio
La Roma ospita il Bologna, Di Francesco contro il primogenito Federico: "Con me fa pretattica..."
Stasera, sempre alle 20,45, i giallorossi ospitano però il Bologna che, nonostante i 2 ko consecutivi, è sicuramente più pericoloso del Crotone.
Di Francesco, prima del Crotone, è stato come sempre diretto. "Voglio sei punti nelle prossime due partite». Ma non ha dato niente per scontato. Anzi li ha definiti «impegni difficili", a prescindere dalla posizione in classifica degli avversari. Sarà chiamato a fare quello che finora non gli è mai riuscito da quando è allenatore: battere suo figlio Federico che, 23 anni e tifoso giallorosso, si ritroverà davanti per la terza volta in poco più di un anno.
Federico fa pretattica: "Mio figlio mi fa ridere: quando gli chiedo se gioca, mi racconta che hanno provato sei o sette moduli. E mi dice che non ha capito se lui scenderà in campo. E', comunque, emozionante per me doverlo affrontare. Così come è strano parlare di lui ai miei calciatori e non chiamarlo Federico ma Di Francesco. Mi inorgoglisce e mi fa piacere vederlo giocare. Sono felice di quello che sta facendo e penso che possa fare ancora meglio, magari però dalla prossima partita!.
Il match contro il Bologna sarà il 3° in 6 giorni e, mai come stasera, il turnover diventa necessario. A confermarlo è lo stesso Di Francesco che, spiegando di dover guardare pure alla partita contro il Chelsea (martedì sera all'Olimpico), si prepara a cambiare, come è già successo mercoledì contro il Bologna, nuovamente 6 giocatori: entrano Florenzi da terzino, i tre centrocampisti Pellegrini, De Rossi e Strootman, più gli attaccanti Defrel ed El Shaarawy. Il ballottaggio, pensate un po', è tra Dzeko e Under. Resterebbe fuori, per rientrare in Champions, pure Nainggolan. E con lui Peres, Gonalons e Perotti.
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