rassegna stampa

Moyes dà il via al risiko delle panchine

(Il Messaggero – B. Saccà) Una società non cambia l’allenatore per 27 anni e poi si trova costretta ad esonerarne uno a nove mesi dall’ingaggio.

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(Il Messaggero - B. Saccà) Una società non cambia l’allenatore per 27 anni e poi si trova costretta ad esonerarne uno a nove mesi dall’ingaggio. Sì, i grandi numeri sanno essere implacabili. Ieri il Manchester Utd ha licenziato lo scozzese Moyes, l’uomo cui lo scorso 1? luglio aveva affidato la trasformazione della squadra sul piano generazionale. Etichetta di erede di Ferguson in senso stretto e in senso lato e contratto di sei anni addirittura, ecco il progetto che avvolgeva la figura di Moyes. L’intero impianto però è naufragato per manifesta difficoltà: e Ryan Giggs ha ricevuto l’incarico di condurre la formazione fino all’approdo della fine della stagione. Certo non resterà sulla panchina dello United quanto vi è rimasto Ferguson, fermatosi per quasi trent’anni,ma Ryan centrerà comunque un obiettivo da brivido. Quanto al futuro, il sipario si apre a un’infinità di scorci, di scenari, di percorsi europei imperscrutabili.

VALZER INFINITO I vertici del Manchester Utd sono interessati a quattro allenatori in particolare: Klopp, Simeone, Blanc e Van Gaal, corteggiato pure dal Tottenham. E lo juventino Conte di sicuro non rifiuterebbe un’offerta proveniente dai Red Devils, come vedremo. «Alt, io sono innamorato del Borussia », si è subito sfilato il tedesco. Le vie insomma sono infinite: un trasferimento ne produce sempre un secondo, un secondo un terzo e così via, specie ad alti livelli. E le onde si propagano di riflesso. A stringere, i tecnici che ora corrono sul filo sono almeno 14 nell’Europa di prestigio. In Spagna, Martino ha probabilmente già chiuso le valigie e saluterà il Barcellona perdente al triplice fischio della Liga. Un’altra corazzata che ha gettato la stagione al vento. I dirigenti blaugrana sono assai interessati al romanista Garcia, all’ex Luis Enrique, a Klopp, a Valverde e a Frank de Boer, la mente dell’Ajax. Impossibile regalare certezze oggi: piuttosto, i procuratori registrano movimenti impalpabili e ombre di trattative.

CONTE AL BIVIO Simeone, si diceva, raccoglie i consensi dello United, ma naturalmente l’Atletico si spenderà fino all’estremo per trattenerlo un anno ancora. E, a proposito di Manchester, il manager del City, Pellegrini, non ha tuttora ottenuto l’assoluta conferma per la prossima stagione. Non basta, poi: perché i binari francesi si intrecciano con quelli italiani. Conte ha l’ambizione di vincere la Champions, e presto sarà preda di un’ossessione: è (pure lui…) innamorato della Juventus ma sogna il Real Madrid, ambisce al Manchester Utd, pensa al Psg, non disdegnerebbe il City e potrebbe comunque «accontentarsi » dei quattrini del Monaco, del tutto intenzionato a giubilare Ranieri. Ecco la Francia, dunque. Il Psg non è soddisfatto del lavoro di Blanc e spasima per Garcia, per Wenger, disposto a lasciare l’Arsenal, e per lo stesso Conte nell’ordine. In Italia, all’opposto, Thohir e Berlusconi attenderanno qualche settimana di più prima di emettere il verdetto legato a Mazzarri e a Seedorf: il derby prossimo aiuterà magari a timbrare la sentenza. Nella sguardo verso Est, infine, Roberto Mancini fatica alla guida del Galatasaray: il tempo ci dirà.