La risalita passa da loro due. Lukaku e Paulo, ribattezzati ormai Lu-Pa, vanno all'attacco dell'ennesimo tabù, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. La Roma non vince in trasferta dall'8 aprile, da quel successo a Torino che aveva proiettato la banda Mou al terzo posto in classifica. Posizione ora lontana. Anzi, lontanissima.
Il Messaggero
Mourinho cerca una Joya
I cinque punti in altrettante gare (in questo secolo soltanto tre volte era accaduto: 2004-05, 2010-11 e 2018-19) pesano oltremodo. Oggi Pellegrini Lukaku e Dybala giocano per la prima volta insieme. Che sia 3-4-2-1 0 3-5-2 cambia poco. Perché se poi l'esterno alto è costretto a rincorrere il Seck di turno come accaduto a El Shaarawy a Torino, ecco che i numeri lasciano il tempo che trovano. Non quelli della Joya. Perché oggi Paulo festeggia 300 presenze in serie A. Un traguardo importante che lo proietta al 14° posto tra i calciatori in attività nella speciale graduatoria. Ad oggi è a quota 259 con 112 reti. Di queste ben ll le ha segnate proprio ai rossoblù. Soltanto l'Udinese ne ha subite di più dall'argentino (12) ma il Grifone per media gare/gol è la squadra con la quale Paulo si trova maggiormente a suo agio. Undici gol in 15 partite: la media (0,73) è impressionante, frutto anche di una tripletta datata ormai 26 agosto 2017 (Genoa-Juventus 2-4). Un feeling che Dybala non ha perso nemmeno con la maglia romanista. Oggi ci riprova. Sinora in campionato ha segnato (2) soltanto nella goleada contro l'Empoli. A Torino è apparso un po' fuori fase, costretto ad allargarsi a destra e poco al centro del gioco. Deve ancora affinare l'intesa con Lukaku che si preannuncia però letale (per gli avversari).
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