Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

Il Messaggero

Mourinho, Algarve e nuova Roma

Mourinho, Algarve e nuova Roma - immagine 1
La squadra è arrivata in Portogallo dove resterà fino al 22. Sette giorni con tre test amichevoli per ripartire al meglio

Redazione

Un pallido sole, che si alterna a tratti con una leggerissima pioggia, è il benvenuto che l’Algarve riserva alla Roma scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Non il massimo pensando che in questa zona del Portogallo di media i giorni di sole sono circa 310 all’anno. Ma tant’è, meglio accontentarsi. Dei rovesci torrenziali che nelle ultime due settimane hanno funestato il Portogallo tanto da allagare la capitale Lisbona e far scattare lo stato d’allerta rosso in diverse zone del paese non c’è traccia. Nei 50 chilometri che portano da Faro (dove la comitiva giallorossa è atterrata ieri intorno alle 17 locali, le 18 in Italia) ad Albufeira, si può notare soltanto qualche smottamento delle montagne ai lati della carreggiata della strada con piccole frane che fortunatamente non hanno intaccato i centri urbani. Per il resto, è lo stesso scenario dello scorso luglio, con l’oceano atlantico che sullo sfondo rumoreggia. È rimasto invece in silenzio Mourinho. Ad attenderlo, all’uscita dall’aeroporto, oltre ai tre giornalisti italiani presenti almeno una quindicina di cronisti portoghesi che hanno provato a rubargli una dichiarazione a seguito dell’addio del ct Fernando Santos, sollevato dal suo incarico proprio nel pomeriggio di ieri. José ha dribblato, con l’aiuto della polizia locale, le insidie, non perdendo il buon umore. E così quando ad un giornalista è caduta la spugnetta del microfono con il nome dell’emittente televisiva per la quale lavorava, da autentico gentleman si è fermato, restituendola al proprietario con un sorriso e due parole: «Fica cuidado», stai attento.

In effetti, più in generale, bisogna fare attenzione. Perché se José non parla e la Roma rimanda al mittente le avances, pur sentendosi lusingata, in Portogallo Mou è il sogno che una nazione intera (alimentata dai media) s’è messa in testa, pur consapevole che alla fine la pista più semplice rimane quella di affidare la panchina al ct dell’Under 21 Rui Jorge. Tuttavia finché non vi sarà il no ufficiale di José, sognare non costa nulla. A tal punto che ieri i quotidiani locali, pur di non abbandonare la pista, hanno iniziato a ventilare l’ipotesi di un doppio incarico. In passato (2013) fu proprio Mou a rifiutare una proposta del genere: «Non sarebbe etico». Al di là dei rumors, lo Special dà comunque l’idea di essere concentrato sulla Roma. Sinora la stagione è stata caratterizzata da alti (pochi in realtà se non la vittoria a San Siro) e bassi (ko di Razgrad, Udine, nel derby, con il Siviglia e il Napoli in casa) ai quali si è aggiunta una forte dose di nervosismo, faticosamente controllata dalla società. Dal caso Karsdorp (apparentemente rientrato, aspettando gennaio) ai numerosi infortuni (Wijnaldum e Dy- bala su tutti), passando per alcune punzecchiature pubbliche su un buon mercato estivo declassato con il trascorrere delle settimane a «mercatino», Mourinho non ha mai avuto l’intera rosa a disposizione. Un alibi che tuttavia non esenta José dalle responsabilità di aver presentato una squadra spesso prevedibile e compassata. Il 7° posto in classifica, seppur a 3 punti dalla zona Champions, più la qualificazione come seconda nel girone di Europa League (che costringerà la Roma ai play off contro il Salisburgo ) sono la fedele fotografia di una prima parte della stagione abbastanza anonima. C’è però tempo per recuperare. E da oggi, prima amichevole in terra lusitana contro il Cadice, si volta pagina.