E' l'ora delle scelte, anche coraggiose, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Del resto è lo stesso Mourinho a sostenere che la sua squadra non ce la faccia a giocare, ad alto livello e con una certa intensità, tre gare in una settimana. In questo caso la terza (a Cremona) esce dai sette giorni ordinari, ma le prime due (Verona e Salisburgo) sono a distanza dei soliti quattro giorni. Il turn over, che Mou non gradisce in generale e in particolare in questa situazione in cui non crede di avere una rosa larga a disposizione, diventa comunque obbligato. E' importante la sfida di stasera con il Verona e lo sarà quella di giovedì con il Salisburgo. Restare aggrappati alla corsa verso la Champions (specie dopo la vittoria del Milan ieri a Monza e quella dell'Inter con l'Udinese) e rimanere incollati all'Europa League, ribaltando la sconfitta (1-0) dell'andata, questa la doppia missione, cercando di evitare infortuni, ricadute o stress vari sui calciatori "stanchi". I problemi denunciati dallo Special sono ormai noti: "Non posso occuparmi di giovedì se devo pensare al Verona. La squadra paga una certa stanchezza", queste le sue parole dopo la sfida in Austria. In più: stasera non ci sarà Dybala, non uno qualsiasi e la speranza è che ci sia in grande spolvero giovedì. Pellegrini ha provato ieri e oggi ripeterà il test e si capirà se potrà sopportare il doppio impegno.
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Mou prova a vincere senza Joya
I problemi denunciati dallo Special sono ormai noti: "Non posso occuparmi di giovedì se devo pensare al Verona. La squadra paga una certa stanchezza"
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