In fondo, José Mourinho e Walter Mazzarri hanno qualcosa in comune: l'Inter, ad esempio. Allenata da entrambi in due fasi completamente diverse, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. José, in nerazzurro, gestiva grandi calciatori, a Walterone invece erano rimaste solo le briciole, vedi il capitano Javier Zanetti, straordinario artefice del triplete mourinhiano, invece con lui ormai a fine carriera. E ancora, Mou aveva Maicon e mentre sulla fascia per Mazzarri correva Jonathan Cícero Moreira. I risultati, scontato, sono andati dalla parte di Mou, che a Milano ha ancora estimatori; 1l suo collega molti, molti meno. Conseguenza di essere stato uno "figlio" di Moratti e l'altro guida dell'Inter di un disorientato Erick Thohir. Un altro tratto in comune, la dialettica. Entrambi si trovano bene davanti alle telecamere, sanno usare le parole giuste nei momenti giusti e in panchina sono dueistrioni, ogni gesto, ogni movimento, è scientifico, contro avversari, arbitri o contro i loro stessi calciatori. E tatticamente? La difesa a cinque prima era un tratto distintivo di Mazzarri, ora lo è di Mou. Cambiamenti.
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Il Messaggero
Mou e Walter: vecchi nemici si ritrovano
In fondo, José Mourinho e Walter Mazzarri hanno qualcosa in comune: l'Inter, ad esempio
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