Monchi vola lunedì negli States. Pallotta, guardando quanto è accaduto da quasi 3 mesi a Trigoria, aspetta il suo ds per un confronto. Sul presente più che sul futuro. C’è da riqualificare la Roma, scrive Ugo Trani su Il Messaggero, indebolita dal mercato estivo: acquisti onerosi, ma non rinforzi.
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Monchi rilancia: subito tre rinforzi
Un centrale difensivo, un mediano e un attaccante. Nel vertice di Boston con Pallotta si parlerà anche del tecnico. Se salta Di Francesco, in pole ancora Paulo Sousa. Tentazione Villas Boas
La zona Champions, obiettivo vitale per la proprietà Usa, sarà complicata da riconquistare. E per riuscirci non è sufficiente la rosa attuale. Lo spagnolo, consapevole di aver scelto male, dovrà ammetterlo davanti al presidente. E a prescindere da quale tecnico vedremo in panchina: Di Francesco, almeno fino a domani sera, o chi per lui.
Senza successo sul Genoa domani sera, l’esonero è scontato. Così, dal vertice oltreoceano, uscirebbe pure il nuovo tecnico. A Trigoria il management ha fatto quadrato attorno all’allenatore, ma in caso di nuova caduta, la sterzata diventerà obbligata. Monchi ha già in mente come intervenire: in panchina chi conosce la serie A. Ecco perché Paulo Sousa resta d’attualità. Come Blanc, Montella e Donadoni. Altre opzioni, ma per giugno e non per la successione in corsa: Tedesco dello Schalke 04 e Jardim esonerato ad ottobre dal Monaco.
Il suggeritore Baldini ha i suoi candidati: Paulo Sousa e Villas Boas. Manca nell’elenco l’altro amico Capello. Che ormai si considera manager. E non direttore tecnico, ruolo scartato dall’interessato e dal club giallorosso.
Monchi chiederà al presidente di investire pure a gennaio, ricordandogli che la qualificazione agli ottavi di Champions (e indirettamente l’eliminazione del Napoli e dell’Inter) ha generato ulteriori introiti. Spinge per 3 innesti: il centrale difensivo, Maidana o Nastasic, al posto di Marcano; il centrocampista Weigl (il low cost Sanogu) girando in prestito Coric; il centravanti di scorta, magari puntando su Piatek o Kouamè, liberandosi momentaneamente di Schick. La formula sarà quella del prestito.
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