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rassegna stampa

Monchi chiude, la Roma fatta

Il ds giallorosso annuncia la fine delle operazioni di mercato in entrata. Confermata la difesa, ma Di Francesco ha più scelta a centrocampo e in attacco

Redazione

Il sipario sul mercato della Roma cala con un giorno di anticipo. Ad annunciarlo è stato ieri il ds Monchi: "Quella di Schick è l'ultima presentazione di un giocatore in questa sessione". A meno di improbabili occasioni last-minute, quindi, niente difensore.

Una decisione che non convince tutti, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Servirebbe un difensore centrale, un titolare mancino dai piedi buoni da affiancare a Manolas. Negli altri reparti la Roma appare più completa e competitiva rispetto alla passata stagione. In mediana il gioco delle coppie è perfetto. Ogni interprete ha il suo clone con Florenzi che potrebbe sdoppiarsi all'occorrenza anche in avanti. In attacco invece lo diventa a livello numerico, meno come ruoli. Ci sono infatti giocatori adattabili ma non specifici per il 4-3-3.

L'acquisto di Schick, ad esempio, regala qualità e gol. Il ceco è un mancino in grado di giocare da "falso nueve", da trequartista, da seconda punta e all'occorrenza anche come prima. La palla passa ora a Di Francesco che ha già dimostrato contro l'Inter - facendo guadagnare metri in campo a Nainggolan, più vicino al ruolo di trequartista che di mezzala - di non essere un integralista. Toccherà all'abruzzese studiare la formula migliore che ad occhio sembra essere quella con un centrocampo a rombo (4-3-1-2 che riporterebbe De Rossi davanti alla difesa, il belga dietro le due punte e ai lati Pellegrini e Strootman) o l'albero di natale (4-3-2-1). Il 4-2-3-1, con i mediani che lascerebbe fuori, sembra invece più un modulo da attuare in corsa, come accaduto contro l'Inter, quando bisogna recuperare un risultato o la gara non si sblocca. Schick in questo sistema farebbe il trequartista (o il centravanti). La curiosità tattica maggiore è tuttavia capire come la Roma difenderà in fase di non possesso. Perché le perplessità sull'utilizzo di Schick nel 4-3-3 nascono non sui movimenti offensivi ma dalla fase difensiva che si tramuta in un 4-1-4-1 e che necessità per l'esterno di un forte dispendio fisico. A Di Francesco le risposte.