Tornare sull'attenti continuando a marciare verso la Champions. Per farlo, scrive Emiliano Bernardini su Il Messaggero, Inzaghi punta tutto sul suo sergente. Quel Sergej Milinkovic che nell'ultimo periodo sembra però essersi un po' seduto. Fisico statuario e piedi da numero 10, il serbo è l'astro nascente del calcio mondiale.
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Milinkovic, un sergente per tornare sull’attenti
I suoi compagni si aggrappano a lui per risorgere dalle ceneri della delusione europea.
Le cifre astronomiche che mezza Europa è pronta a spendere per assicurarsi il suo talento gli hanno fatto girare la testa. Non è un caso che, da quando se ne parla, il suo rendimento sia calato. In campionato non segna dal 25 febbraio, doppietta al Sassuolo. E che doppietta. Da lì in poi il sergente ha cominciato un lungo periodo in chiaro-scuro. Il crollo di giovedì sera in Europa è conciso con la sua uscita dal campo. Perché Sergej è una colonna a centrocampo e il suo peso specifico si fa sempre sentire anche quando gioca male.
Perdere stasera sarebbe un disastro e rischierebbe di compromettere tutta la stagione. Sì, stagione bellissima ma con un finale tragico. Perché dopo aver fallito la finale di Coppa Italia e la semifinale di Europa League non andare in Champions significherebbe ricalcare una delle tante stagioni sbiadite di Lotito. Il confronto con la Roma si sta spostando su piani differenti e non è accettabile. Per questo Milinkovic questa sera deve accendere l'Olimpico trascinando la Lazio verso quell'obiettivo che non può e non deve essere più solo un sogno. Cinque la gare giocate contro i giallorossi: due vittorie e tre sconfitte. In serie A ne ha vinto uno solo, quello del 30 aprile 2017.
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