Verona ci ha spiegato meglio quanto emerso a Firenze: i giocatori non sono felici, tanti di loro sono sull'orlo di una crisi di nervi. Si nota in campo e dai loro volti in panchina, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. E questo non li solleva da colpe che, in questi casi, non possono essere solo attribuite all'allenatore. Juric se ha una responsabilità è quella di non aver conquistato la totalità dello spogliatoio, questo ormai è evidente. Questione di carattere, di atteggiamento, di scelte dei ruoli. Intanto da Hummels a Paredes tanti giocatori cominciano a pensare all’addio. La situazione di precarietà non la vive solo Mats, ma pure gente che fino a ieri era nell'ossatura della squadra, come Cristante e Paredes (e in parte Pellegrini), specie quest'ultimo si sente escluso e il Boca è pronto ad accoglierlo. Lo stesso ragionamento lo fa Shomurodov (e qui vale anche per il club, che ha cercato di piazzarlo anche in estate), che non entra nemmeno quando c'è da sostituire Dovbyk. Dybala resta uno dei migliori calciatori della Roma, ma appare scarico, con meno spinta rispetto al passato. La situazione intristisce tanti calciatori, che aspettano l'evolversi della situazione, pronti a ripartire come è accaduto per tanti lo scorso anno, quando De Rossi ha sostituito Mourinho: da quel momento abbiamo visto gente come Pellegrini, Paredes, Svilar riprendere il volo. Chissà che non succeda anche ora, visto che gennaio è vicino. Ci sono poi, elementi della rosa che il campo lo conoscono davvero poco. Se è vero che Soulé pian piano sta trovando spazio, c'è gente che non lo troverà.
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Il Messaggero
Mezza squadra pronta alla fuga
Da Hummels a Paredes tanti giocatori cominciano a pensare all’addio
E siamo agli scomparsi, come Saud Abdulhamid, zero minuti in campionato e 84 in Europa League (19' con il Bilbao e 65 con l'Elfsborg, quest'ultima da titolare).
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