rassegna stampa

Marquinhos in campo. Lamela rischia la panchina

(Il Messaggero – S.Carina) «Tutti i ragazzi della rosa possono giocare, poi ci sono momenti in cui uno gioca di più e altri di meno».

Redazione

(Il Messaggero - S.Carina) «Tutti i ragazzi della rosa possono giocare, poi ci sono momenti in cui uno gioca di più e altri di meno». Parole che per Burdisso somigliano ad una sentenza. Zeman è infatti intenzionato a concedere un turno di stop all’argentino e a lanciare dal primo minuto il giovanissimo Marquinhos. Davanti a Stekelenburg, che anche ieri ha ricevuto un attestato di stima dal tecnico – «È in crisi? Per me contro la Juventus non ha sbagliato, continua a godere della mia fiducia» – giostrerà la coppia ex Corinthians formata da Castan e appunto Marquinhos con ai lati Piris e Balzaretti.

Il paraguaiano, dopo esser stato sostituito dopo il secondo gol nella gara casalinga contro il Bologna, ed esser rimasto in panchina nelle due successive partite (all’Olimpico contro la Sampdoria e a Torino contro la Juventus), è pronto a riprendersi il posto: «Non ha giocato, ma ora posso scegliere», la replica criptica di Zeman a chi gli chiedeva in che condizioni psicologiche si trovasse il calciatore. Quasi ad intendere che l’ex San Paolo, dopo esser finito nel mirino della critica, è nuovamente pronto a scendere in campo.

In mediana, il grande dubbio della vigilia: Bradley o Perrotta? Per una volta il boemo gioca in difesa: «Bradley è a disposizione. È vero che manca da tanto tempo (dalla prima giornata di campionato, ndc) ma si è allenato praticamente sempre, anche se a parte. Per quanto riguarda Perrotta, inizialmente abbiamo cercato di dare fiducia ai più giovani. Nel momento di difficoltà può essere riproponibile, come accaduto a Torino».

In avanti invece sia Totti che Osvaldo, nonostante in settimana un paio di volte siano stati schierati nella formazione delle riserve, partiranno titolari. L’ultima maglia se la contenderanno Lamela e Destro. Vista la composizione del centrocampo, che rinuncia alle geometrie di Tachtsidis, preferendo la corsa di Bradley (o Perrotta) e Florenzi, tutto lascia pensare che Zeman possa riproporre dal primo minuto l'ex senese che contro la Juventus era partito dalla panchina ma una volta entrato in campo era sembrato uno dei più attivi, procurandosi tra l’altro il calcio di rigore del provvisorio 3-1.

Per la quarta volta in stagione, la Roma proverà oggi a sfatare un tabù che inizia ad essere alquanto fastidioso. I giallorossi non vincono all’Olimpico da quasi 6 mesi (11 aprile: Roma-Udinese 3-1).