(Il Messaggero - A.Angeloni) Marquinho saluta amici e compagni a Rio, ma non gli basta per sentirsi un giocatore della Roma.
rassegna stampa
Marquinho in attesa
(Il Messaggero – A.Angeloni) Marquinho saluta amici e compagni a Rio, ma non gli basta per sentirsi un giocatore della Roma.
(...) Piace, per le sue caratteristiche di incursore di qualità, a Sabatini e anche a Luis Enrique che ha già dato l’okay. Ma il brasiliano rimane in stand by. L’asturiano, per accoglierlo a Trigoria, vuole prima che sia snellita la rosa attuale. Il club giallorosso, invece, punta ad averlo in prestito gratuito o quasi.
Marquinho può arrivare subito. Teoricamente anche domani o comunque nelle prossime ore. Prima le cessioni, però. Poi gli acquisti. Quasi un diktat quello di Luis Enrique. La Roma non cerca difensori, non va sul vice di Osvaldo, questo è almeno quanto fanno sapere da Trigoria. Ma poi se capita l’occasione, Sabatini può pure rivedere la strategia di partenza. (...) Ecco, appunto, l’occasione, ad esempio, che la Roma sta congelando in attesa delle operazioni in uscita: Marco Antônio de Mattos Filho, in arte Marquinho. Venticinque anni (ventisei a luglio), mancino, centrocampista laterale e intermedio, un buon tiro, ottima corsa, la mamma Valeria lo voleva modello, il papà Marco Mattos lo ha convinto a fare il calciatore, in Brasile viene soprannominato Sr. Decisão, che non ha bisogno di traduzione. Tutto sommato, un buon calciatore, raccontano. Non più giovanissimo, ma nemmeno anziano. Il Fluminense lo tratta quasi come la gallina dalle uova d’oro, non vede l’ora di piazzarlo, magari non per scaricarlo per carità ma forse per rendere orgoglioso un club che lo ha scoperto, cresciuto e che magari lo renderà famoso.
Il manager, Marcio, il figlio del grande Rivelino, sta trattando con la Roma da un bel po’, lo vuole portare nella capitale per ultimare le pratiche. La società giallorossa sta invece negoziando con il club brasiliano, che vuole monetizzare da subito e soprattutto aspetta che si sblocchi il mercato in uscita (vedi soprattutto Pizarro). Si parte dal prestito, il problema è: quanto deve costare? La Roma lo vuole prenderlo gratis adesso per pagarlo a fine stagione, il Fluminense chiede circa 500 mila dollari. Quindi arriverà? Forse, ma non ancora. In Brasile, ad esempio, scrivono che Marquinho ha salutato la sua società, i compagni, tutti, avrà pure svuotato l’armadietto. (...). Poi, altri indizi che lo portano a Roma: «Voglio augurare buona fortuna al mio amico Marquinho, che per molte volte è stato decisivo nel nostro club e ora parte per realizzare un sogno. Con certezza si affermerà anche nel Vecchio Continente per la sua disponibilità, applicazione, tecnica e per il fatto di essere un guerriero. A volte è matto, ma poco importa», parole di Rafael Moura, amico e compagno di squadra.
Quindi tutto fatto? No. Lo ammette anche Rodrigo Caetano, dg del Fluminense: «Marquinho è a Rio per firmare gli ultimi documenti. Ma non c’è ancora l’accordo ufficiale con la Roma, mancano alcuni dettagli. Se non troveremo l’intesa, il calciatore resterà qui». Versione simile dalla Capitale. Chiami Trigoria e ti rispondono che non c’è niente di scritto, non arriva oggi e non si sa quando. La società giallorossa vuole aspettare, insomma, non ha difficoltà a chiudere, anzi. Marquinho tra l’altro è extracomunitario, ma la Roma ha un posto libero. Nel frattempo ne è stato liberato un altro con il solito giochino già visto la scorsa estate: ceduto tal Yobie Bassaolue, del Burkina Faso, svincolato ed ex Juve, all’Rdbd in Belgio. Bene. Adocchiato Leto, attaccante argentino del Panathinaikos. Extracomunitario. Il posto c’è, ma la Roma smentisce anche l’interesse per l’argentino. (...)
Ieri è tornato a Roma Pizarro, stanchissimo ma si è allenato. Poco tempo per parlare del suo futuro, ma presto se ne parlerà. L’impressione è che l’interesse della Juve (sta sentendo la Samp per Palombo) si sia un pochino raffreddato e lì lui sarebbe andato volentieri. Okaka sta parlando con il Parma, Caprari al Pescara. Restano ancora piazzabili Cassetti, Cicinho, Barusso, Antunes. Non facile. Ma questa è la vera priorità dell’allenatore. Poi, Marquinho e gli altri più o meno congelati.
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