Il mercato di gennaio ha appena preso il via e quello della Roma si profila lungo e d'attesa, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
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Mariano Diaz, il prezzo non è giusto. Petrachi tenta il recupero di Kalinic
Il ds: "Credo che in questa sessione ci saranno pochi movimenti"
Il motivo, tra le righe, lo fa trasparire proprio Petrachi: "Credo che in questa sessione ci saranno pochi movimenti - ha spiegato ai media del club - Poi se qualcuno poco contento vuole cercarsi qualche chance per andare a giocare da un'altra parte, lo prenderemo in considerazione".
Quasi un invito. Perché sarà anche «difficile migliorare la rosa» ma calciatori come Jesus (Fiorentina), Perotti (ha richieste da club degli Emirati Arabi e turchi) e Pastore (Cina e Lione) garantirebbero con una partenza di riequilibrare il bilancio. Senza contare che quella di Under (Everton e Bayern Monaco), potrebbe addirittura aprire scenari e investimenti insperati (Kean).
Al momento però tutto ruota attorno a Kalinic. La difesa del croato è quantomai d'obbligo per il ds: "Siamo contenti di Nikola, è un calciatore che si sta ritrovando. Siamo convinti che nel girone di ritorno ci darà tante soddisfazioni. I nomi che si fanno non sono veri perché per quanto ci riguarda non è sul mercato".
La presa di posizione del ds a favore di Kalinic (da agosto 76 minuti in campionato e 106 in Europa League) arriva nel giorno in cui Zidane ha scaricato Mariano Diaz. L'attaccante non rientra nei piani del Real Madrid che tuttavia se vuole darlo via, deve abbassare le pretese. Il prestito oneroso a 7 milioni, con il riscatto a 40, non rientra nel budget di Petrachi, più propenso a ragionare su un prestito sino al termine della stagione. E anche il ragazzo, nel caso, dovrebbe venire incontro alla Roma. Come ha fatto Smalling. Dato l'ok per l'inglese attende soltanto che i club trovino un accordo.
Petrachi punta a far valere i 3 milioni già pagati per il prestito, ai quali aggiungerne 14 più 3 di bonus semplici da ottenere. La Roma conta di chiudere entro gennaio. A Trigoria è in prova da qualche settimana il portiere svedese (con papà giamaicano) Griffith, classe 2002. A breve sarà presa la decisione se tesserarlo o meno.
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