L'ha sfiorata quando era all'Atalanta ma poi ha scelto la Roma. Quella Champions che Gianluca Mancini all'età di 29 anni non ha ancora giocato è un buco nella sua carriera. Nel 2019 se fosse rimasto a Bergamo non solo ci avrebbe esordito, ne avrebbe giocate quattro. Negli ultimi anni i ruoli in campionato tra Roma e Atalanta si sono invertiti: i giallorossi - scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero - hanno attraversato crisi di risultati, soprattutto in Serie A, dovuti anche a un cambio di proprietà e a scelte sbagliate sul mercato; la Dea ha avuto un exploit che l'ha portata anche a vincere l'Europa League. E sembra quasi uno scherzo del destino che Gianluca si giochi la prima partecipazione in carriera in Champions lunedì contro l'Atalanta, sua ex squadra che lo ha lanciato nel calcio che conta. Aveva 23 anni quando è arrivato a Trigoria, era una testa calda e per tre anni consecutivi è riuscito a ottenere un totale di 32 ammonizioni. Sedici la prima stagione (2019/20), dieci la seconda (2020/21) e sedici la terza (2021/22). Poi, José Mourinho lo ha cambiato. Delle 34 presenze stagionali in Serie A, ne ha giocate 14 con la fascia di capitano segnale evidente della fiducia e della leadership che esercita nello spogliatoio. La prossima stagione sarà nuovamente un punto fermo.
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Il Messaggero
Mancini sogna il grande salto
Il centrale della Roma non ha mai giocato in Champions. Sarà lui il capitano nella sfida decisiva contro la 'sua' Atalanta
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