rassegna stampa

La magia di Pjanic sveglia la Roma

Rimonta incompiuta della squadra giallorossa nei confronti del Manchester United, che dopo un primo tempo deludente si riprende nella seconda frazione di gara grazie a Pjanic e Totti

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Wayne Rooney, due reti e un assist-gol, strapazza una Roma brutta, lenta, approssimativa nel primo tempo e poi capace di segnare due reti e di sfiorare il clamoroso pareggio nella ripresa (palo di Castan) nella prima gara della Guinness Champions 2014.

PARTENZA DA UÇAN - In avvio di partita RUDI Garcia ha presentato una squadra molto giovane e anche molto particolare. Partenza scintillante dei giallorossi vicinissimi al gol con Destro (2?): pallonetto vincente su Johnstone in uscita, porta vuota ma rimbalzo troppo forte e pallone sopra la traversa. A seguire conclusione alta di Uçan dal limite. Proprio il turco appare molto ispirato: contrasta, ruba palloni, imposta a testa alta e cerca in continuazione il pallone lungo per Destro, che finisce facilmente in fuorigioco. La Roma produce senza grande ritmo il suo consueto gioco fatto di tanti passaggi, tanto fraseggio a centrocampo prima di puntare verso la porta avversaria. Keita va al piccolo trotto; Iturbe, a destra, tatticamente c’è, manca invece un suo spunto. Prima del time out al minuto numero 24 (si è giocato a oltre 30 gradi di temperatura), numero a colori di Uçan (18?, palla strappata dai piedi dell’avversario ma tiro dal limite ribattuto) e errore di Skorupski, troppo lento nel rinviare un pallone con i piedi consegnato pericolosamente, ma senza conseguenze, a Welbeck. Percussione centrale di Destro (33?) su ennesimo lancio a scavalcare il centrocampo inglese di Benatia, controllo prima buono poi pessimo ma palla sui piedi di Florenzi: tiro e comoda parata di Johnstone.

I LAMPI - Bellissima la rete del vantaggio, anche un po’ a sorpresa, di Rooney (36?): destro a giro da fuori area, con pallone all’incrocio dei pali alla destra di Skorupski. Applausi. Occasione immediata per il raddoppio dei Red Devils con Mata (38?): bravo stavolta il portiere polacco. Nulla da fare, un minuto dopo, per Skorupski sul pallonetto dello stesso spagnolo, lanciato (ma in posizione sospetta) al bacio da Rooney. Roma sotto di due reti e stordita. E messa male in difesa in entrambe le azioni dei gol inglesi. Poi il fallo diEmanuelson (pessimo) su Welbeck: rigore e doppietta di Rooney (46?). Un black out impensabile, quello della Roma, dopo un avvio incoraggiante. Poi tanti altri cambi, complice il secondo time out, dentro, tra gli altri, Totti e Pjanic. ProprioMire firma una rete da fantascienza (75), con un tiro da una cinquantina di metri che ha beffato Amos. Un gol da football americano, come provato il giorno prima dal bosniaco sul campo dei Denver Broncos. Castan colpisce il palo con una rovesciata acrobatica con pallone deviato da Amos. Un’altra fiammata, complice la buona vena di Sanabria e poi il calcio di RIGORE trasformato da Totti (88?). Rimonta non completata, ma fine partita incoraggiante.