Ibanez per i motori di ricerca web è, ancora, soprattutto una marca di chitarre, bassi, effetti e amplificatori. Per molti (non tutti) tifosi della Roma, invece, da qualche giorno è sinonimo di Falcao o Di Bartolomei, scrive Romolo Buffoni su Il Messaggero-
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“Ma è Falcao o Agostino?”. La rivincita social di Ibanez
Lo stop di petto con legnata di sinistro sotto alla traversa che il brasiliano ha esibito giovedì scorso ad Amsterdam regalando ai giallorossi la vittoria per 2-1 sull'Ajax, a qualcuno ha ricordato vecchie prodezze
Magia del calcio, che recupera memorie sfaldate dal tempo e le ricompone un po' a casaccio sull'onda dell'entusiasmo di un gol, di una vittoria importante. Il gol della vittoria ad Amsterdam a qualcuno ha ricordato la prodezza di Paulo Roberto Falcao al Colonia l'8 dicembre del 1982.
Era la Coppa Uefa, mamma dell'Europa League, ritorno degli ottavi di finale. La Roma in Germania aveva giocato una gran partita, ma l'aveva persa 1-0 per il gol segnato da Allofs. All'Olimpico Iorio aveva pareggiato i conti ma, quando tutti si stavano rassegnando ai supplementari, all'89' il Divino raccolse un corner battuto da Bruno Conti e, dopo il controllo con il petto, superò Schumacher con un destro imparabile. Azione simile, d'accordo, ma fra i due c'è solo un trait d'union: il Brasile. Così come tra Roger e Ago l'unico nesso è la somiglianza del gesto suggerita da una foto. Alla base c'è la voglia dei tifosi romanisti di ammirare, presto, nuovi campioni.
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