Nicolò Zaniolo vuole il rinnovo, la Roma prende tempo. Basta storie, messaggi trasversali, like poco digeriti (ed evitabili) ai post di Vlahovic, Bonucci e Locatelli che celebravano la vittoria di Empoli, o bronci per esclusioni tecniche (o giù di lì). Basta, si va verso la diplomazia, al patto, che coinvolge gli uomini in attesa di rinnovo e non solo Zaniolo, ma pure Cristante e Veretout (su Mancini c’è un accordo per l’aumento di compenso e l’attesa del rinnovo fino al 2026): insieme fino al termine della stagione, poi si tireranno le somme e le strade si continueranno a percorrere insieme e, se non ci saranno le condizioni, si divideranno, inizia Alessandro Angeloni sul Messaggero.
Il Messaggero
L’unione fa la Champions: Mou-Zaniolo, c’è il patto per l’Europa
In attesa del rinnovo di contratto, lo Special One si gode il suo pupillo e punta l'Atalanta, l'unica big battuta dai giallorossi
L'allenatore è stato chiaro con lui e con tutti e per adesso Nicolò è un eroe, con quel volto trasfigurato per la scarpata di Maggiore ed è uno dei più importanti calciatori a disposizione di Mourinho. Dopo la gara di domenica, poi, le quotazioni aumentano. José sa bene quando sia il caso di spingere sull’acceleratore o se sia il caso di tirare il freno, come è accaduto domenica, relegandolo in panchina. Intanto sabato arriva l’Atalanta, l’unica big battuta dalla Roma fino a questo momento. L’unica alla quale Zaniolo ha segnato una delle sue due reti in campionato (l’altra contro l’Empoli al Castellani). Tocca a lui confermarsi e a oggi pensare che contro i nerazzurri possa tornare a scaldare la panchina è un discorso improponibile. La Roma, e Mou lo sa, ha bisogno di Zaniolo, dei suoi strappi, della sua leggerezza, anche dei suoi eccessi, spesso stoppati dal club ma altrettanto spesso compresi, vista l’età e il carattere del ragazzo. E Nick non è stato già venduto alla Juve: è una possibilità, nemmeno nuova.
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