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Lukaku: “Roma, vengo e firmo”. Trattativa a oltranza per convincere i Blues

Lukaku: “Roma, vengo e firmo”. Trattativa a oltranza per convincere i Blues - immagine 1
C'è ancora differenza tra la richiesta del Chelsea e l'offerta della Roma, ma viene ritenuta colmabile. Pinto tratta
Redazione

Se per Abraham ci vollero 4 giorni di trattativa, nessuno si sorprenda se per portare Lukaku a Roma ce ne vorranno due o tre, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Certo, dopo l’uscita allo scoperto del belga al sito “Het Laatste Nieuws” in occasione del torneo “Boom”, dove il figlio ha giocato ieri la sua prima partita con l’Anderlecht, in molti già per oggi avevano prenotato un picnic all’aeroporto di Fiumicino. “Domani (oggi, ndr) volerò a Roma per firmare il contratto. Sono nervoso per il debutto del piccolo”, le parole di Big Rom, fattosi immortalare vicino al figlio Romeo. Si è capito poi che l’accelerazione impressa dall’attaccante è stata perlomeno prematura.

Tra l’entusiasmo per l’apertura del centravanti e quella del Chelsea alla formula del prestito, ci si è dimenticati che in ballo ci sono tanti soldi. Perché sono 10 i milioni richiesti dai Blues per il prestito di un anno, la stessa cifra (8 di base più di 2 di bonus) che pagò l’Inter nella passata stagione. La Roma ieri ne ha offerti la metà: 5. Distanza importante ma che viene ritenuta colmabile. Le problematiche sono altre e riguardano perlopiù lo stipendio di Romelu.

In primis perché il Chelsea ha comunicato ai Friedkin di non voler partecipare al pagamento dell’ingaggio del calciatore, come invece in un primo momento era stato ventilato dall’agente del ragazzo. E questo fa sì che la Roma dovrebbe accollarsi da sola gli 8 milioni netti che Lukaku, decurtandosi già il compenso rispetto a quanto guadagna a Londra, ha accettato. Una condizione che la dirigenza giallorossa sta cercando in tutti modi di mitigare. Un po’ perché a Trigoria sono attentissimi agli equilibri dello spogliatoio (per intenderci, Dybala arriva a 6 milioni) e vorrebbero evitare un futuro gioco al rialzo (chiuso il mercato, ci sarà un incontro proprio con gli agenti di Paulo per parlare dell’adeguamento del contratto). Non va poi dimenticata la spada di Damocle del transfer balance. Tradotto: i costi della rosa della passata stagione non possono superare quelli della attuale. Vien da sé che inserire un contratto di 8 milioni netti nelle casse giallorosse (che poi al lordo beneficeranno della decurtazione del Decreto Crescita, anche se a Trigoria vogliono essere certi della possibilità di avvalersene considerando che Lukaku entra nel 5° anno di beneficio) fa tutta la differenza del mondo.

Lo spazio che Pinto era stato abile a ricavare con alcune cessioni, verrebbe di colpo coperto per intero dal belga. Anzi, il margine tra dentro e fuori, per non superare i paletti, sarebbe sottilissimo. Postilla finale, ma non superflua: Lukaku deve ancora ricevere un paio di mensilità dal Chelsea (luglio e agosto). Roba di non poco conto considerando che a Londra guadagna 11 milioni. E i Blues non vorrebbero farsene carico, puntando sulla rinuncia di Romelu.

 

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