Cinque punti in cinque partite di campionato, nonostante Romelu Lukaku (e Paulo Dybala). Quasi non ci si crede. L'attacco era un problema lo scorso anno (il nono, con 50 reti), nonostante le giocate, i gol e l'impatto della Joya sulla squadra e sul campionato della Roma, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Problema, a quanto pare, risoito con l'aggiunta del centravanti belga (a disposizione dalla sfida con il Milan), che occupa le aree avversarie e l'intero reparto con la sua presenza fatta di muscoli, di esperienza e, appunto, di reti. Tre partite da titolare, tre reti (una in Europa League). Le presenze in campionato sono quattro (le ultime tre da titolare), 192 minuti totali, con reti segnate all'Empoli e al Torino (più quella in Coppa, contro lo Sheriff, con gol). Che Romelu fosse subito determinate lo si poteva immaginare, visto che nelle sue precedenti 97 apparizioni in serie A, aveva realizzato 57 reti, con le due in giallorosso tocca quota 59, finendo al quinto posto dei grandi bomber del campionato, dopo Ronaldo (81), Higuain (65), Shevchenko e Montella (64) per reti segnate da centenari del nostro campionato. "Mi avevano denigrato, è la verità", così in un post, Lukaku si prende la rivincita, citando il testo della canzone "Bâtiment" del rapper francese Niska. Una bella soddisfazione per l'ex nerazzurro che aveva rinunciato all'Inter e flirtato con la Juve, per poi finire a casa Mourinho. Il reparto offensivo della Roma, con 12 reti, è dietro solo a quello dell'Inter (14) capolista e Juve (13).
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Il Messaggero
Lukaku c’è. Ora tocca alla difesa
Il reparto offensivo della Roma, con 12 reti, è dietro solo a quello dell'Inter (14) capolista e Juve (13)
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