rassegna stampa

Luis Enrique e Reja, allenatori sotto accusa

(Il Messaggero – V.Cerracchio) Quattro partite ancora, poi si cambia. Luis Enrique e Reja sono arrivati al capolinea delle rispettive avventure romane: lo dicono i fatti, lo chiedono i tifosi.

Redazione

(Il Messaggero - V.Cerracchio) Quattro partite ancora, poi si cambia. Luis Enrique e Reja sono arrivati al capolinea delle rispettive avventure romane: lo dicono i fatti, lo chiedono i tifosi.

Quelli della Roma, eloquenti nella contestazione alla squadra dopo l’ennesimo tonfo, stavolta all’Olimpico, con la Fiorentina. Quelli della Lazio attraverso un disincantato tam-tam che vira al pessimismo: se perdi anche contro la penultima in classifica, il sogno Champions è destinato a sgretolarsi proprio sul traguardo. (...)

 

I giallorossi hanno perso in casa con la quint’ultima, ancorché blasonata. Hanno fatto forse anche peggio, avendo avuto il vantaggio di conoscere prima di cominciare lo scivolone dei laziali. I tifosi hanno assediato i giocatori, costringendo il pullman a prendere un’uscita secondaria e sono compatti nel chiedere la testa dell’allenatore, bocciando senza appello il progetto americano. E il tecnico spagnolo sibila eloquente: «Manca un giorno in meno all’addio». Troppe le occasioni mancate per agganciare il treno Champions, e restare addirittura senza Europa è proprio una prospettiva inaccettabile: più che altro per la ripetitività degli errori, gli sfilacciamenti difensivi che vanificano il possesso palla e che gli avversari sfruttano ormai con pieno agio. Al tecnico spagnolo non può bastare la scaramanzia un po’ scugnizza (...), l’unica debolezza che in fondo gli si può perdonare.