In 44 giorni Spalletti si è ripreso la Roma: 8 vittorie consecutive, ora i giallorossi sono terzini a più 5 sulle quarte a 9 gare dal traguardo. Il lavoro del tecnico sta incidendo sul rendimento del gruppo, cresciuto pure nella condizione fisica. Finora solo 2 i giorni di riposo, scrive Ugo Trani su "Il Messaggero".
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Lucio, punti e applausi. Lo scatto è da record
Con i 25 punti in 10 gare, Spalletti ha dato il meglio di sè. Mai, nella sua carriera, era riuscito a partire così bene: nel 2010, con lo Zenit, si fermò a 24 punti
Con i 25 punti in 10 gare, Spalletti ha dato il meglio di sè. Mai, nella sua carriera, era riuscito a partire così bene: nel 2010, con lo Zenit, si fermò a 24 punti. Nella sua prima annata in giallorosso, invece, arrivò solo a 15, toccando il massimo nel 2007 con 21. La Roma va addirittura più veloce di 1 anno fa. Basta guardare la classifica, dopo 29 giornate. 59 punti oggi, 56 la stagione scorsa. La vetta è addirittura più vicina. A meno 8 e non più a meno 14.
L’attacco, 61 reti, da 2 gare è di nuovo il migliore della serie A. La media gol, 2,5 a partita, rappresenta il dato più significativo. Ma non fine a se stesso: perché 24 reti su 25 segnate in 10 partite sono arrivate su azione manovrata e con 9 giocatori diversi. Dopo 2 mesi, il gruppo sa che cosa fare in campo. I progressi sono anche individuali. Perché Spalletti ha inciso anche sul rendimento di alcuni interpreti: Keita è diventato il regista di riferimento, Salah ha ritrovato la condizione migliore, Pjanic è tornato decisivo, El Shaarawy ha ripreso a segnare, Perotti ha già fatto meglio qui che al Genoa, Florenzi ha ripreso quota da terzino, Nainggolan è migliorato tatticamente e Dzeko si è sbloccato.
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