rassegna stampa

Lucio, mai dire nemico: «Io al fianco di Totti»

"Io sarò molto felice se Francesco il prossimo anno rifarà la cosa che ama fare che è contento di fare. Sarò al suo fianco in quello che sarà il suo ruolo"

Redazione

Lo Spalletti che si presenta nella sala stampa di Trigoria per presentare Roma-Napoli, è un uomo stanco, forse stufo di tornare sull’argomento Totti. Ma una cosa appare chiara: quella rigidità emersa fino a qualche tempo fa sta svanendo, scrive Alessandro Angeloni su "Il Messaggero". Ora la palla passa inevitabilmente a Jim Pallotta, anche perché la gente vuole sapere se andare a Roma-Chievo per vedere l’ultima del capitano all’Olimpico oppure se ci sarà ancora un anno di tempo per preparare e festeggiare come si deve l’addio al calcio di un pezzo della Roma, Totti per l’appunto.

«Il futuro di Francesco. Questo va chiesto a Pallotta». Come a dire: non voglio e non devo decidere io. «È un discorso che va affrontato a fine campionato, io sarò molto felice se Francesco il prossimo anno rifarà la cosa che ama fare che è contento di fare. Sarò al suo fianco in quello che sarà il suo ruolo». E qui siamo all’interpretazione: il ruolo, fa capire Spalletti, non potrà essere solo quello di semplice calciatore, ma pure di uomo spogliatoio. «Ho apprezzato moltissimo il suo messaggio, da capitano di una squadra vero. Francesco per noi è una risorsa, qualsiasi ruolo e situazione lo riguardi. Ho bisogno di tutti, dentro la squadra. Quando dico di tutti dico anche di Totti».

Oggi pomeriggio arriva il Napoli di Sarri. «Dopo la Juve è la migliore squadra del nostro campionato. Lo dicono i numeri. Ringrazio i mie calciatori che mi hanno dato la possibilità di vincere questa sfida come decisiva. al mio arrivo, questo, era un obiettivo negato». La partita nella partita è confrontare Higuain con Dzeko. «Quando parlo di squadra c’è dentro anche Dzeko, un calciatore da Roma. Uno che probabilmente io non l’ho sostenuto abbastanza, ma un campione così non ha bisogno di sostegno perché è Dzeko. Higuain è straordinario ma io sono contento dell'apporto di Dzeko».