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rassegna stampa

Lucio, il domatore di uomini

Spalletti è il principale artefice del momento magico di una Roma equilibrata e con tanti giocatori rigenerati

Redazione

Rispetto a quella di inizio stagione, la Roma di oggi è completamente un'altra squadra. Fino a metà dicembre prendeva sempre gol ma ne segnava tanti. Poi, c'è stato lo scatto, la ricerca dell'equilibrio, complice pure l'assenza di Salah, all'inizio per infortunio e oggi per la coppa d'Africa, ricorda oggi Alessandro Angeloni su Il Messaggero

Ha cominciato così a vincere le partite di misura, sempre senza incassare reti, ma creando comunque occasioni da gol. La partita contro la Sampdoria è stata la sintesi perfetta tra il prima e il dopo: quattro gol fatti e zero subiti.

Il ritorno in pianta stabile di Ruediger ha dato fisicità e personalità. Al tedesco va aggiunto Fazio, la sorpresa delle sorprese. Spalletti con i tre e mezzo in fase difensiva ha rimesso la porta inviolata al centro del villaggio, grazie anche a gente come Szczesny, al quale è sempre difficile fare gol, e Manolas, che avrà pure voglia di andate via, ma fino a ora non ha steccato mai e si comporta da professionista serio.

Spalletti ha trovato forza e risultati nell'emergenza: nella sua prima gestione, per la mancanza di punte aveva proposto il 4-2-3-1 con Totti centravanti e Perrotta incursore, stavolta ha inventato terzini che non c'erano (Emerson) trequartisti che facevano i centrocampisti (Nainggolan), ha rivitalizzato attaccanti spenti (Dzeko) e attaccanti mezzi e mezzi o per caratteristiche o per il loro recente passato (Perotti e El Shaarawy). Altra assenza che sembrava catastrofica, (oltre a quella di Florenzi, è stata (sembrava) quella di Salah, che si è fatto male nella settimana del derby del 2 dicembre.

Con Peres in campo, sarà un caso, ma la Roma ha sempre vinto e nelle ultime otto ha incassato solo due reti (col brasiliano al posto di Salah 5 successi in 5 gare, 9 gol fatti e 0 gol subiti). E' chiaro che la vena dei centrocampisti ha fatto il resto: su tutti, le prestazioni di Strootman hanno fatto la differenza. Kevin è tornato quel calciatore di un tempo. E con lui i vari De Rossi e pian piano anche Paredes. Manca poco, poco davvero per l'optimum.