Stranieri in patria, magnati italiani in minoranza e verso l'estinzione nel nostro calcio. È la triste e conclamata novità del nuovo anno. A breve anche il Verona sarà americano: previsto a metà gennaio il closing per il passagio di proprietà da Maurizio Setti al Presidio Investors. L'undicesimo club di serie A, su 20 totali, che avrà un padrone straniero: per la prima volta nella storia, più di metà del campionato. Lotito rimane uno degli ultimi baluardi del “pallone” nostrano: "E, come me e Aurelio DeLaurentiis, che sta facendo benissimo - i risultati parlano - spero che altri non cedano perché alcuni club ormai sopravvivono. Tanti vendono perché non è facile reggere - dice Claudio Lotito ad Alberto Abbate su 'Il Messaggero' -. Le disponibilità sono ristrette e il calcio ha un costo. Le aziende italiane e gli imprenditori una volta investivano anche nel calcio. Adesso è venuta meno la forza economica e arrivano solo i fondi. Servirebbe oltretutto una norma e verificarne la provenienza. Ma la cosa più grave è che si sta perdendo l'aspetto romantico e patriottico perché queste proprietà non hanno interesse a valorizzare la tutela della fede sportiva né il nostro territorio". Lotito torna poi sul derby perso: "Abbiamo sbagliato i primi 20 minuti e loro hanno fatto due tiri in porta, ma dopo c'è stato un assalto al Fort Apache. Nel secondo tempo non avremmo meritato di perdere. Loro hanno segnato, noi no. E poi ci sono stati atteggiamenti scorretti come i palloni buttati in mezzo al campo e non solo. Hanno vinto una gara, sembrava una festa scudetto".
Forzaroma.info
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Il Messaggero
Lotito punge la Roma dopo il derby: “Sembrava una festa scudetto. Loro scorretti”
Il patron biancoceleste: "Abbiamo sbagliato i primi 20 minuti e loro hanno fatto due tiri in porta, ma dopo c'è stato un assalto al Fort Apache"
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