rassegna stampa

L’Olimpico mette in scena il derby che non c’è più

Soltanto 13.800 i paganti, previsti meno di 30.000 spettatori. l’Evento non è più tale. E in palio non c’è niente. Nemmeno la supremazia cittadina, con i giallorossi avanti in classifica di 18 punti

Redazione

Nel derby numero 144 in campionato, i seggiolini blu dell’Olimpico saranno lasciati in gran parte vuoti. Colpa delle barriere. Non quelle nelle curve. Ma quelle alzate da Lotito e Pallotta che, con le rispettive inspiegabili strategie, hanno spinto la gente ad allontanarsi dallo stadio, scrive Ugo Trani su "Il Messaggero". Basta andare a leggere il dato dei paganti (13.800). Previsti meno di 30.000 spettatori, l’Evento non è più tale. E in palio non c’è niente. Nemmeno la supremazia cittadina, con i giallorossi avanti in classifica di 18 punti.

Spalletti, a 8 giornate dal traguardo, non vuole mettere a rischio il terzo posto che dà diritto ai preliminari di Champions. Così deve difendere i 5 punti di vantaggio su Fiorentina e Inter. Il match, insomma, conta solo per i giallorossi. La Lazio, all’8˚ posto e a 7 punti dal 6˚ che garantisce la partecipazione alla prossima Europa League, non ha più un obiettivo nel mirino.

«Noi dobbiamo aspirare alla Champions, la Roma deve stare quasi stabilmente in quella competizione. Deve essere il nostro traguardo». Spalletti si rivolge al suo gruppo per indicare nuovamente l’obiettivo minimo. Di oggi e di domani. «Per loro siamo l’unica ragione. Noi invece ne abbiamo anche altre. Vogliamo confrontarci con l’Europa calcistica. Il derby resta un passaggio importantissimo, ma non deve essere l’unico motivo di esistere». Inspiegabile, invece, il veleno sparso esageratamente su Totti: svilita pure l’ultima doppietta del capitano alla Lazio.

Oggi pomeriggio Pioli vuole schierare la Lazio con il 4-1-4-1, con Matri favorito su Klose. Spalletti, invece, non è sicuro di rinunciare al centravanti, insistendo sul 4-3-1-2, con Perotti trequartista e palleggiatore in più dietro agli esterni offensivi Salah ed El Shaarawy. Se sceglierà Dzeko, è possibile che nel 4-2-3-1 salti Nainggolan.