«Qui dobbiamo ricostruire la nostra immagine». Rudi Garcia è serio e convinto. Vuole che la Roma riparta da Monaco. Ancora meglio, dal Bayern. Che, due settimane fa, ha fatto improvvisamente crollare le certezze di inizio stagione. Conta la prestazione e non il risultato. Il francese lo dice in pubblico, dentro il tempio bavarese dell'Allianz Arena, e lo ripete in campo, in meno di tre minuti al suo gruppo, ferito e depresso, prima di iniziare l'allenamento. Concetto che tirò fuori già alla vigilia del pari contro la Sampdoria e che qui ha ripetuto con più forza. «Perché la qualificazione agli ottavi ce la giocheremo a Mosca e contro il City all'Olimpico. Abbiamo una possibilità su dieci di fare risultato, anche perché qui nessuna formazione, in Champions e in Bundesliga, quest'anno ha raccolto punti». Vero. Sette successi di Guardiola, con 21 gol fatti e solo 2 subiti. «Normalmente si sa già come finirà. Proveremo a smentire il pronostico».
rassegna stampa
L’obiettivo di Rudi salvare la faccia
"La qualificazione agli ottavi ce la giocheremo a Mosca e contro il City all'Olimpico. Abbiamo una possibilità su dieci di fare risultato contro il Bayern, anche perché qui nessuna formazione, in Champions e in Bundesliga, quest'anno ha raccolto...
PRECEDENTI PERICOLOSI
Garcia si è inchinato già tre volte davanti al Bayern, con 14 reti incassate e solo 2 realizzate (6-1 e 1-0 con il Lille, 7-1 con i giallorossi). Gli pesa, però, proprio l'ultima caduta. «Per dimostrare che è stato solo un incidente, bisogna ritrovare, il coraggio, la compattezza e l'aggressività. E l'umiltà. Ci può stare di perdere a Napoli, anche se nel primo tempo non abbiamo giocato. Ricordo che siamo secondi in campionato e secondi in Champions. All'andata i miei giocatori hanno capito che attualmente il Bayern è irraggiungibile».
STESSA IMPRONTA
«Ho già detto che ci dovremo comportare diversamente. Questo non significa che cambieremo la nostra identità. Ma non siamo stupidi e sappiamo che in alcune situazioni bisogna adattarsi agli avversari». Non vuole snaturare la Roma, come fece Ranieri il 15 settembre 2010, facendo infuriare Totti: 2 a 0, come l'altro di trent'anni fa. «Non si può non passare mai la metà campo» si sfogò il capitano. Garcia, invece, può stringere i reparti e varare il 4-3-1-2, con Destro vicino al debutto in Champions, preferito a Totti per essere il partner di Gervinho. Pjanic sarebbe il trequartista dichiarato, perché poi si alternerebbe con Keita e Nainggolan, mentre De Rossi sarà il vertice basso del rombo. Torosidis proverà oggi dopo il lavoro blando di ieri sera. Si scalda Florenzi. Il Bayern è a punteggio pieno e Guardiola vuole qui il primo posto e gli ottavi con 2 turni d'anticipo. Garcia lo avverte: «Con una gara seria proveremo a mettere il naso fuori della finestra. Non ci sentiamo vittime, anche se il Bayern è fortissimo con sei giocatori su ventitré candidati per il Pallone d'oro».
ARIEN DI CASA
«E' il migliore». Cole ascolta Garcia descrivere Robben (lunedì controlli medici per lui). L'olandese, 2 gol in Champions (all'Olimpico) e 4 in campionato, resta il pericolo numero uno: «A Roma è stata una notte super per noi, ma come quella ce n’è solo una ogni tanti anni. Non dobbiamo abbassare la guardia». Oggi arrivano Pallotta e gran parte dei tifosi romanisti (in tutto saranno 3.200). Tanti si sono presentati qui da ieri mattina, a prendere il sole in Marienplatz. Ma da stamattina è prevista pioggia.
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