Adesso ce ne rendiamo conto e lo possiamo ammettere guardando al passato, senza che sembri una scusa: noi tifosi della Roma siamo entrati in una condizione molto simileal lutto dopo l’abbandono di Totti e De Rossi, scrive Paolo Liguori su Il Messaggero nella sua rubrica 'Curva Sud'.
Il Messaggero
Lo Special One ha ridato la luce
Mourinho è tornato a far scintillare il gioco, il tifo, a rimettere in mostra il carattere, che è sempre stata una caratteristica della Roma
Non si tratta di rimpianti o dell’oggettività della perdita, è il modo che ha ferito e offeso. Molti di noi hanno pensato: è finita con quella Roma che conoscevamo, tanto più che al timone erano rimaste persone insensibili, incompetenti, dai comportamenti quasi offensivi per i cuori giallorossi.
Poi sono arrivati i Friedkin e hanno preso in mano con dignità (e in silenzio) la situazione. Ora ne possiamo parlare perché è arrivato Mourinho e in un solo faticoso anno ha fatto rivedere la luce. Anzi, di più: è tornato a far scintillare il gioco, il tifo, a rimettere in mostra il carattere, che è sempre stata una caratteristica della Roma. L’hanno seguito i tifosi, ma adesso ha portato tutta la squadra al suo livello.
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