rassegna stampa

Ljajic: “A fine campionato decideremo il mio futuro”

(Il Messaggero – U.Trani) – «Io spero di esserci anche nella prossima stagione, per la Champions. Sono arrivato a qui con l’idea di restare a lungo. Ma finite queste cinque partite ci sediamo e vediamo che cosa ci sarà sul tavolo».

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(Il Messaggero - U.Trani) - «Io spero di esserci anche nella prossima stagione, per la Champions. Sono arrivato a qui con l’idea di restare a lungo. Ma finite queste cinque partite ci sediamo e vediamo che cosa ci sarà sul tavolo». Ljajic non anticipa il futuro. Si sente protagonista della stagione come gli altri, anche se avrebbe voluto avere più spazio. L'ultima sua partita da titolare contro l'Inter il 1° marzo e fino a ieri sera solo vita da panchinaro, pochi minuti e qualche rimprovero di Garcia. Per questo vuole capire bene quali sono le intenzioni della Roma e soprattutto del francese.

APPLAUSI E ABBRACCI 

«Non ho avuto molto spazio in queste ultime partite ma il calcio è così: l'allenatore decide chi utilizzare. Anche contro l'Atalanta sono uscito dal campo... Ma ho dato il massimo per aiutare i miei compagni, va bene così. Aspettiamo che finisca la stagione: per ora pensiamo a vincerle tutte, poi vedremo. Io sono venuto qui per giocare». Adem è sincero e non dà niente per scontato. Stavolta lascia l'Olimpico almeno felice. In una notte riscopre l'affetto della gente e di Garcia. Rudi se lo stringe forte, come i tifosi dalle tribune. «Ho fatto un gol e un assist, ho colpito un palo. Mi piace però parlare della squadra, non di me». La sua prestazione è d'autore: dopo la sesta rete in campionato anche l'assist per Gervinho, sesto stagionale, e quel legno preso in pieno da fuori area.

MESSAGGIO ALLA CAPOLISTA

«Abbiamo dato un segnale importante, giocando bene e prendendo i tre punti. Ora vediamo che cosa faranno i bianconeri a Udine, di sicuro avranno un po’ di pressione. Noi non molliamo in anticipo...». Adem avverte la Juve e aspetta impaziente la sfida di domani sera al Friuli. Intanto si gode il settimo successo di fila, nonostante i sette compagni assenti. La Roma di scorta va forte come quella con tutti i titolari: «Mancavano tanti giocatori ma si vede che noi comunque siamo una squadra forte e in grado vincere ogni partita».