rassegna stampa

L’Italia scopre Messi

Il campione argentino il 4 aprile ospiterà invece la Roma al Camp Nou per l’andata dei quarti di Champions

Redazione

Venerdì debutta Gigi Di Biagio. Da ct azzurro ad interim. La notte all’Etihad Stadium, però, è soprattutto la prima volta dell’Italia contro Messi, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. Che mercoledì 4 aprile ospiterà invece la Roma al Camp Nou per l’andata dei quarti di Champions.

Leo conosce bene i giallorossi. Da Totti che, non ancora dirigente, gli spedì 10 maglie per averne una in cambio da regalare al primogenito Cristian a Florenzi che, avversario dopodomani nel test inglese, riuscì a sorprendere ter Stegen nell’1 a 1 del 16 settembre 2015 all’Olimpico, match d’andata di quella fase a gironi (al ritorno, il 24 novembre, 6 a 1 per il Barcellona, con doppietta della Pulce).

L’Italia va alla scoperta del miglior giocatore del pianeta proprio nel 2018 e a 3 mesi dall’inizio del mondiale. Calendario e competizione ci fanno arrossire: dopo 60 anni, non partecipiamo. E Il flop di Ventura non si cancella certo con un’amichevole di lusso. La rifondazione, del resto, deve ancora partire: il nostro calcio non ha nè il presidente nè il ct. Di Biagio, comunque, accompagnerà sul ring l’Italia che, eliminata a novembre dalla Svezia, si ritrova a recitare da sparring partner di chi in Russia andrà e con l’intenzione di prendersi il titolo.

"Finora abbiamo giocato contro Messi solo alla playstation". Patrick Cutrone, 20 anni, è sincero. E non sarà solo il centravanti milanista, partito dall’Under 15 e appena arrivato alla Nazionale di Buffon, a presentarsi a Lionel Andrés Messi Cuccittini. Che l’Italia, pur non avendola mai incrociata nelle 123 partite (e 61 reti) con la sua nazionale, ha spesso vissuto da vicino. Leo è il pronipote di Angelo Messi da Recanati, emigrato a Rosario nel 1893. E ha origini italiane anche in linea materna e con la moglie Antonella (antenati calabresi). Da bambino lo cercò addirittura il Como di Preziosi e più avanti lo chiamò soprattutto l’Inter di Moratti.