Le geometrie di Matic, i gol di Gini: José sorride tra sogni e rimpianti

Zero gol subiti con la Samp, e questa non è proprio una novità per la Roma mourinhana, che di clean sheet in campionato - prima della sfida con i blucerchiati - ne aveva conquistati dieci; ventotto tiri verso lo specchio della porta, vittoria con tre gol di scarto, questi sì sono dati più confortanti per la Roma, che di solito stentava sotto porta e dopo ventotto giornate era il peggiore attacco tra le sette big, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Cosa è accaduto? Mou ha ricevuto risposte da quei calciatori spariti durante la stagione, per vari motivi. Su tutti, Gini Wijnaldum. Avere l'olandese e non averlo fa/ha fatto la differenza, e Mou non ce lo ha avuto per sei lunghi, e pesanti, mesi. Perdere uno che in carriera ha sfiorato cento gol e cinquanta assist, e che ha un palmares che canta, significa rinunciare a qualita, esperienza, gol e punti. Gini può giocare in mezzo al campo, con uno o due giocatori al fianco, può fare il trequartista. Può fare tutto, nelle zone del campo che contano, molto dipende dalla sua condizione fisica, che pian piano sta tornando ai livelli standard. Mou la Roma l'aveva pensata proprio così, poggiata su di lui e sulla sapienza tattica di Matic, pure lui protagonista del match con la Samp e fresco di rinnovo del contratto. Anche il serbo non è stato sempre all'altezza per, ma qui gli infortuni non c'entrano, ha solo vissuto un prolungato rodaggio.