Leggi un gol subito in quattro partite con tre 1-0 a favore e uno contro e pensi di avere a che fare ancora con Ranieri. No, Claudio è tranquillamente dietro le quinte. Questa Roma, la nuova Roma ha il volto di Gasperini. Si è quindi rivoltato il mondo? No, semplicemente il tecnico è uscito dalla sua zona di comfort. E dunque se con l'Atalanta era abituato ad avere due uomini sulle fasce che saltavano l'uomo e gli creavano la superiorità numerica, regalando occasioni e gol al reparto (nei suoi 7 anni all'Atalanta ha viaggiato a 78 reti di media a campionato con punte di 98 e 90 centri), avendone a disposizione per ora soltanto uno (Soulé) da tecnico intelligente è ripartito da quello che funzionava già lo scorso anno: la difesa. È un gioco di equilibri - si legge dalle pagine de Il Messaggero a firma di Stefano Carina e Alessandro Angeloni - dove tutto deve funzionare al meglio. I numeri della difesa si commentano comunque da soli. E si possono estendere ai primi 9 mesi del 2025 dove la squadra di Ranieri prima e di Gasp adesso, è stata la meno battuta nei tornei Top5 in Europa. I gol presi da Svilar, infatti, per poco non si contano sulla punta delle dita: sono appena 12 in 24 partite di campionato. Gian Piero Gasperini aveva parlato di comfort zone, precisamente della sua. Gasp poi ha vinto, con, appunto, nuove soluzioni. Per tanti, ha guadagnato i tre punti (per la terza volta in campionato) non alla Gasperini. Ma se andiamo a vedere, nemmeno contro il Bologna e il Pisa, la Roma è riuscita a vincere come Gasp comanda. Nella prima mezz'ora contro il Bologna, forse, abbiamo visto una squadra gasperiniana: pressing alto e asfissiante, occasioni da gol pulite. due centravanti, Ferguson e Dovbyk, sono fuori dai tabellini dei marcatori. Di sicuro per demeriti loro, ma anche perché la squadra non produce troppe occasioni da rete pulite e quando arrivano, si sbaglia la mira. Gasp, dunque, è uscito dalla sua comfort zone più per necessità che per scelte filosofiche: l'attaccante sinistro non c'è, Dybala ora è out, così come Bailey che non s'è mai visto in campo, mentre El Shaarawy i gol li fa, ma non è mai stato un bomber e nemmeno è un titolare in questo momento. Poi, Pellegrini è stato appena recuperato e lui sì, quando è in vena, qualche rete (e assist) la mette a segno, vedi derby. Quindi, se la Roma non segna tanto, Gasp potenzia la difesa. Ma non pensiamo che questo possa durare in eterno, visto che questo tipo di calcio non piace al tecnico, che ama far segnare tanto le sue squadre.
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