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Il Messaggero

Le arti marziali prima del calcio. Ziolkowski cresce, lo guida Mancini

Redazione
Il tatami gli ha dato il carattere e la disciplina. Il primo allenatore gli disse: "Giocherai nel Real Madrid"

La carriera di Ziolkowski è iniziata sul tatami e non su un campo da calcio. Da piccolo il suo idolo era Blachowicz - campione dei pesi massimi-leggeri Ufc - e le arti marziali gli hanno trasmesso carattere e disciplina. Poi ha deciso di cambiare sport ed inseguire il sogno di diventare un calciatore. Quasi scontato - scrive Daniele Aloisi su Il Messaggero - per un ragazzo cresciuto a pochi chilometri dallo stadio del Legia Varsavia, la sua squadra del cuore e quella che lo ha fatto esordire nel mondo dei grandi. Il suo primo allenatore lo spinse a continuare col calcio: "Giocherai nel Real Madrid". La mezz'ora contro l'Inter ha convinto un po' tutti, ha tenuto testa al pari età Pio Esposito e giovedì, contro il Viktoria Plzen si candida per giocare finalmente dall'inizio. Il primo ad accorgersi del suo talento è stato il ds Massara che lo seguiva già da diversi mesi e ad agosto è bastata una chiamata per ricevere il 'sì'. Ha spedito al mittente varie proposte arrivate dall'Italia (Udinese), Germania (Borussia Monchegladbach) e Francia. Fredi Bobic - Head of Football Operations del Legia - qualche giorno si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: "Gli avevo detto che sarebbe dovuto rimanere. È andato via troppo presto".

La storia, però, ha avuto un lieto fine e Ziolkowski è poi arrivato per 6,5 milioni di euro. Si è già innamorato della città ed ha preso una casa in zona Eur dove abita con la fidanzata e un cane barboncino.