Da una parte, la Lazio, senza il suo re, Immobile; dall'altra, la Roma, con i suoi bomber a salve, Abraham che non segna in campionato dalla partita del 4 febbraio contro l'Empoli e con Belotti che è ancora a secco in questo torneo, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. C'è Dybala ed è il suo primo derby romano e, in attesa che si risveglino gli altri, è lui la certezza di Mou. José ha anche pensato a una soluzione alternativa in attacco (come con la Juve), quella che Sarri è invece costretto a inseguire, vista l'assenza forzata di Ciro (ovvero il falso centravanti, Felipe Anderson), per non dare riferimenti ai due centrali della Lazio, sfruttando le qualità e i movimenti dell'argentino e gli inserimenti dei trequartisti, Pellegrini su tutti. Abraham giovedì ha giocato solo nei minuti finali a San Sebastian e oggi sarà comunque pronto, magari per ripetere la prestazione dello scorso anno, che lo ha visto protagonista con una doppietta.
Il Messaggero
Lazio-Roma: chi si ferma è perduto
Il dubbio è proprio qui: un centravanti vero o un altro trequartista? Wijnaldum, che - viste le condizioni non perfette di Matic - ieri è stato anche provato al fianco di Cristante o El Shaarawy, che però Mou spesso utilizza da esterno a tutta fascia? Vedremo: il falso nove è solo un'opzione. José deve solo capire questa mattina come starà Matic, ancora debilitato. In caso di assenza del serbo, l'olandese sarà in mediana al fianco di Cristante. L'unico dubbio di Sarri, invece, è legato a Lazzari, che insidia timidamente Hysaj. Il resto è scontato, con Cataldi al posto di Vecino squalificato e Luis Alberto a gestire il gioco in orizzontale e verticale per innescare Felipe e Zaccagni. Non c'è una favorita: in classifica sono divise da due soli punti, ed entrambe arrivano da due trasterte europee impegnative. L'assenza di Immobile e Vecino pesano, mentre nella Roma è forte la mancanza di Mourinho in panchina, lui che il derby ha pensato di accenderlo con qualche dichiarazione "provocatoria".
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